Primo piano
05.06.2007 ore 15:20:00.
Stipendi fantasma, la protesta dei vigilantes
Le guardie giurate dell’istituto di vigilanza privata “Black Security” puntano il dito contro l’azienda per il continuo ritardo del pagamento degli stipendi. Anzi. Anche gli acconti mensili pare che stiano diventando sempre meno “corposi” con il rischio di mettere in crisi la situazione economica delle famiglie dei lavoratori. La denuncia arriva dalla Filcams-Cgil: «Le guardie giurate dell’istituto di vigilanza “Black Security” continuano a soffrire per l’erogazione degli stipendi. Nonostante le promesse da parte dell’azienda, – dice Mary Manocchio, segretario generale della Filcams – gli stipendi continuano ad essere erogati con un ritardo di oltre un mese sulla data prevista dal Contratto Collettivo Nazionale della Vigilanza Privata». Inoltre, «gli acconti mensili a fine mese, con i quali la “Black Security” ha operato fino ad oggi, erogati a fine maggio con riferimento alla busta paga del mese di aprile, si sono addirittura assottigliati». Di conseguenza, «il disagio dei padri di famiglia che devono portare a casa il salario per far fronte alle spese quotidiane continua ad aumentare», e questo «nonostante l’aiuto fornito dalle organizzazioni di categoria che hanno condiviso una procedura di mobilità per aiutare l’azienda ad uscire da un periodo di difficoltà». E Manocchio ricorda che alla “Black Security” «che l’impegno assunto con il sindacato era quello di rientrare nella regolarità contrattuale dei pagamenti delle mensilità ai lavoratori. Promessa – evidenzia – che fino a questo momento è stata largamente disattesa». E allora, per provare a sbloccare la situazione la Filcams-Cigl chiede al prefetto, Sandro Calvosa, «di richiamare all’ordine la “Black Security” e tutti quegli istituti di vigilanza che non rispettano le scadenze salariali, in virtù – conclude Mary Manocchio – di un impegno assunto qualche mese fa con il massimo organo del Governo sul territorio di far rientrare il mercato della vigilanza privata foggiana nei ranghi della legalità e del rispetto delle normative contrattuali».