Cronaca >> Merate attualità
26/7/2006
Un'ora e mezza chiusa nella bussola dello sportello della Banca Intesa in attesa di un soccorritore. È questa la brutta avventura accorsa ad una donna di mezza età, addetta al servizio di pulizia della filiale che si trova in località "Ceppo" a Merate e che è stata liberata da una pattuglia di carabinieri e dal servizio di vigilanza privata. La donna, come dicevamo, si trovava come di consueto all'interno della banca per svolgere i servizi di pulizia cui è addetta. Nel passaggio dalla bussola alla porta di uscita per pulire il vetro esterno, la donna ha però lasciato le chiavi all'interno dell'istituto rimanendo così intrappolata nel piccolo vano che separa dall'ingresso.
Sprovvista di telefono cellulare la donna ha cominciato a temere il peggio, visto appunto l'orario (18.45), la zona poco frequentata, il temporale in corso e i vetri scuri che impediscono la vista dall'esterno verso l'interno. Solamente mezz'ora dopo, una compagnia di ragazzi ritrovatasi proprio di fronte allo sportello bancario, si è accorta della donna che dall'interno picchiava sui vetri per farsi notare. Impossibilitati a liberarla i giovani hanno così avvisato una pattuglia di carabinieri che, proprio in quel momento, si trovava a passare lungo la 342. I militari hanno dapprima rassicurato la donna che, per lo spazio ridotto e anche per la mancanza di circolazione di aria, manifestava i primi segnali di malore e hanno poi sollecitato l'intervento di una pattuglia della vigilanza privata, abilitata all'apertura delle porte dello sportello bancario. Solamente intorno alle 20.10 la donna è potuto uscire dalla trappola nella quale era rimasta bloccata per un'ora