Il Detective”, 19 richieste di giudizio

Cronaca

Messina (06/10/2011)

Il Detective”, 19 richieste di giudizio

Il 24 ottobre fissata l’udienza preliminare davanti al gup Daria Orlando

Nuccio Anselmo

276475_161546123906061_5874345_n.jpgAncora la saga giudiziaria per la vicenda della società d’investigazione e vigilanza “Il Detective srl”. La storica impresa cittadina che fu fondata dall’imprenditore Nino Corio e dalla moglie Antonia Privitera, entrambi deceduti, e che ormai da anni è il teatro di “guerre” intestine con più fazioni, col risultato che gli affari languono e i lavoratori sono sempre a rischio. Dopo gli otto rinvi a giudizio di cui abbiamo dato notizia mercoledì, decisi dal gup Maria Teresa Arena per il filone d’indagine definito della “talpe”, vale a dire le fughe di notizie istituzionali nel corso di questi anni di “lotte” tra fazioni, adesso c’è da registrare la svolta nel troncone principale dell’inchiesta, quello da cui è nato tutto, quello originato dalle denunce di Daniela Corio, una delle figlie del fondatore che un giorno si presentò in Procura e raccontò tutto quello che sapeva sulla gestione della società all’indomani della morte della madre, subentrata nella gestione alla morte del marito e fondatore dell’impresa. Adesso c’è infatti un atto siglato dal procuratore aggiunto Ada Merrino e dal sostituto Adriana Sciglio con cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per ben 19 persone nell’ambito del troncone-madre dell’inchiesta che riguarda la società. Si tratta della parte dell’indagine che ha al centro la concessione degli appalti per la vigilanza al Policlinico e all’Università e sulla gestione della stessa società dal 2006 al 2008. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di una lunga serie di reati: estorsione, concussione, minacce, rivelazione di segreto d’ufficio, appropriazione indebita con l’aggravante di prestazioni d’opera, truffa, turbativa d’asta, falso in bilancio e falsa testimonianza. Tra gli indagati anche il viceprefetto aggiunto di Messina Gabriella Ciriago, accusata di rivelazione di segreto d’ufficio perché avrebbe consegnato documenti riservati fornendo anche informazioni su richieste avanzate da alcuni dipendenti della ditta. Per un altro capo di imputazione, solo analogo, la Ciriago mercoledì è stata rinviata a giudizio insieme ad altre sette persone dal gup Arena in un altro filone dell’inchiesta che riguarda la fuga di notizie per rivelazioni e utilizzazioni di segreto d’ufficio da parte di alcuni funzionari e impiegati della Prefettura. Nell’inchiesta sugli appalti del Policlinico e dell’Università era indagata anche la moglie del rettore dell’Università, Carmela Grasso. Daniela Corio aveva denunciato che la Grasso avrebbe preteso 20 mila euro al mese per far ottenere alla società gli appalti di vigilanza al Policlinico e all’Università. Ma la Procura nei giorni scorsi aveva chiesto al Gip l’archiviazione totale delle accuse per la moglie del rettore, perché dopo accertamenti bancari della Guardia di Finanza non aveva trovato versamenti nei conti della Grasso da parte di soci de “Il Detective”. Il pm Sciglio aveva anche chiesto l’archiviazione totale per l’ex amministratore giudiario Salvatore Formisano, e solo parziale per l’avvocato Antonino Lo Giudice, che erano accusati di appropriazione indebita. Lo Giudice però rimane indagato nel troncone principale per altri reati. La richiesta di rinvio a giudizio depositata dall’aggiunto Merrino e dal sostituto Sciglio riguarda oltre al vice prefetto aggiunto Ciriago, il funzionario comunale Carmelo Altomonte, Pietro Cacace (marito di Daniela Corio), Federica Cacace (figlia di Daniela Corio), Massimiliano Carrozza, Antonina Corio detta “Antonella”, Cristina Corio, Daniela Corio, Natala Corio, l’ex poliziotto Emanuele Galizia, l’impiegato della Provincia Giuseppe Giammillaro (marito di Cristina Corio), Marco Lenci (marito di Antonina Corio), l’avvocato Antonino Lo Giudice, il commercialista Giuseppe Marisca, Pietro Previte, Salvatore Privitera, la congiunta del fondatore dell’impresa Maria Russo, l’ex amministratore della società Vincenzo Savasta e la guardia giurata Pietro Sofia. Nel procedimento inoltre Natala e Daniela Corio rivestono la qualifica anche di parti offese insieme ad altre quattordici persone. C’è già una data precisa per la maxi udienza preliminare, si terrà il prossimo 24 ottobre davanti al gup Daria Orlando. Decine sono i faldoni di questo procedimento, centinaia le intercettazioni telefoniche e ambientali e gli accertamenti bancari, tutto lavoro di anni della Sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza.

http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=138534&Edizione=13&A=20111006

Il Detective”, 19 richieste di giudizioultima modifica: 2011-10-07T11:30:00+02:00da sagittario290