Cronaca
23/08/2011
“I soldi di Caiazzo? Sono custoditi da un complice”
Georgia Azzali
Pochi istanti, e si era trasformato nell’uomo d’oro, Rosario Caiazzo. Lui, vigilante dell’Ivri con quattro soldi di stipendio, aveva ingranato la marcia del furgone volatilizzandosi con quasi 4 milioni di euro. Ma, come nel peggiore degli incubi, quel tesoro, sepolto nelle vicinanze di un canale tra Vicofertile e Collecchio, era improvvisamente sparito quando qualche ora dopo il novello milionario era tornato per recuperarlo.
Parola di Caiazzo. La sua sceneggiatura. Quella che ha sempre sostenuto, ma a cui nessuno ha mai creduto. Compreso il gup Paola Artusi che lo scorso 14 giugno l’ha condannato a 4 anni e 8 mesi: «… è verosimile – scrive il giudice nelle motivazioni della sentenza, riprendendo le valutazioni già espresse dal tribunale del Riesame – che il Caiazzo si sia costituito proprio in quanto non disposto ad affrontare una vita di latitanza e clandestinità ripromettendosi, una volta pagato il suo conto con la giustizia…, di riprendere il possesso del denaro frattanto da lui occultato e custodito da un complice in un luogo sicuro».