CRONACA
25/08/2009
Il rapinatore lotta tra la vita e la morte in ospedale
Fugge con 139 euro, la vigilante gli spara: accusata di tentato omicidio
PERO 25/08/2009 – In tasca aveva il coltello e i soldi appena rapinati. Centrotrentanove euro strappati a una cassiera. Lotta tra la vita e la morte il bandito che ieri pomeriggio ha assaltato il Penny Market di via Sempione, a Pero. Quando stava per farla franca, la guardia giurata che era all’ingresso, una donna di 31 anni che ora è accusata di tentato omicidio, gli ha sparato e lo ha ferito a una gamba. Lui, Enresto A., 43 anni, nato a Milano ma residente ad Arese, è riuscito a salire in auto, ha tentato la fuga, ma si è schiantato subito dopo. Ricoverato d’urgenza all’ospedale Sacco, è stato operato in serata. I carabinieri della compagnia di Rho, che si stanno occupando delle indagini, ritengono che possa aver agito con un complice.
Armato di coltello
La tentata rapina è avvenuta poco prima delle 18. Ernesto A., con piccoli precedenti di polizia alle spalle, ha fatto irruzione nel supermercato e si è diretto subito verso una delle casse. Con un coltello ha minacciato la cassiera e si è fatto consegnare il denaro: 139 euro. Poi, arraffato il misero bottino, è corso verso l’ingresso. La guardia giurata del market, una 31enne dipendente dell’Istituto di vigilanza privata “Vis” di Legnano, ha assistito alla scena, ha tentato di fermare il bandito, poi ha premuto il grilletto.
Sparito il complice
Il colpo ha raggiunto l’uomo alla gamba, lacerandogli l’arteria femorale. Con le ultime forze che aveva in corpo, il malvivente è salito in auto, una Renault Clio, ha girato le chiavi, premuto l’acceleratore. Pochi metri e si è schiantato contro un muro.
Soccorso immediatamente da un’ambulanza del 118, è stato trasportato all’ospedale Sacco di Milano, dove è stato operato poco dopo. Le sue condizioni sono gravissime.
Nel frattempo, i militari stanno cercando il complice. Gli inquirenti ritengono che il 43enne non avrebbe agito da solo, ma che ad aspettarlo fuori ci sarebbe stata un’altra persona, fuggita a piedi subito dopo la sparatoria.