08/03/2008 – 19:39
Pontassieve: tentano un furto e sequestrano un vigilantes, arrestati dai Carabinieri
L’intento dei tre malfattori, due dei quali arrestati dai carabinieri della locale stazione che dopo averli intercettati li hanno inseguiti e acciuffati a piedi per i campi, era sicuramente quello di rubare un ingente quantitativo di rame custodite all’interno del cantiere del CAVET di Cardetole, frazione del comune di San Piero a Sieve e luogo di deposito dei materiali utilizzati nella realizzazione della tratta ferroviaria ad alta velocità. Ma purtroppo, per loro, l’epilogo ha invece avuto un finale ben diverso e molto più grave.
La rocambolesca vicenda ha inizio e si consuma nella tarda serata di ieri quando il custode del cantiere gestito dalla società “ALSTOM”, il ventiquattrenne di origine eritrea T.Y., dipendente della “Service Security Custodia”, vede giungere e fermarsi nei pressi del cancello d’ingresso al cantiere un furgone di colore bianco il cui autista segnala, suonando il clacson, di voler entrare.
A questo punto il vigilantes si avvicina al veicolo per controllare chi vi sia a bordo ma, non appena aperto il cancello, viene aggredito e immobilizzato da due individui che gli sbucano alle spalle e segregato in un ambiente chiuso del cantiere. La situazione concitata e le urla del malcapitato, oltre a mettere in fuga gli aggressori (due si dileguano a piedi nei campi circostanti mentre quello alla guida del furgone si allontana a bordo dello stesso veicolo riuscendo a far perdere le tracce), vengono sentite da un altro custode che immediatamente avverte la centrale operativa del Comando Carabinieri di Borgo San Lorenzo.
Pochi secondi e l’operatore mette in allerta proprio la pattuglia della Stazione di San Piero a Sieve, impegnata in un servizio preventivo. L’equipaggio.che a sua volta allerta cerca campi circostanti mentre quello alla guida del furgone si allontana a bordo del veicolo facendo p riceve la segnalazione e si dirige subito sul luogo del fatto, riuscendo, poco dopo, ad intercettare i due fuggitivi ed a bloccarli all’interno di un campo adiacente la strada.
Il riconoscimento formale da parte del custode, che comunque li aveva a sua volta rincorsi senza perderli mai di vista, è sufficiente per far scattare le manette, mentre le ricerche del veicolo e del terzo complice non hanno purtroppo avuto esito.
L’accusa nei confronti dei due, entrambi extracomunitari residenti nel nord Italia e con precedenti di polizia per analoghi reati, il ventiseienne tunisino A.B.B.A e il trentatreenne senegalese G.P.O, è molto grave, “rapina” e “sequestro di persona”, poiché la vittima oltre all’aggressione, è stata immobilizzata, malmenata riportando una contusione toracico lombare di 3 giorni refertata all’Ospedale di Borgo San Lorenzo, ed infine derubata del telefono cellulare. Dopo le formalità di rito gli arrestati sono stati associati al carcere di Sollicciano e disposizione dell’autorità giudiziaria.
Alex Papini