Trasporto pubblico: controllore vigilante e denunce al fisco

Attualità

17 Aprile 2015

Trasporto pubblico: controllore vigilante e denunce al fisco

Di Alessio Cappuccio

Lotta senza quartiere all’evasione tariffaria del trasporto pubblico locale e intensificazione delle misure a garanzia della sicurezza dei cittadini che fanno uso dei mezzi pubblici: questi in sostanza i due punti su cui si concentra nella bozza del disegno di legge che verrà presentato al Consiglio dei Ministri.

Come fa notare il Corriere della Sera, il giro di vite sulla sicurezza arriva dopo le aspre polemiche generate dalla strage al Palazzo di giustizia di Milano, possibile per una falla nei controlli da parte della sorveglianza.

Il settore del trasporto pubblico locale potrebbe allora accogliere una nuova figura professionale, quella del controllore vigilante: il disegno di legge prevede infatti che la verifica della validazione dei biglietti e la riscossione delle potenziali multe possa essere affidata da personale normalmente utilizzato nel campo della pubblica sicurezza.

La bozza lo identifica come “personale esterno alle aziende di trasporto, da guardie giurate o da personale con la stessa qualifica appartenente a istituti di vigilanza privata”.

A queste figure, resesi necessarie per combattere l’evasione “che a livello medio nazionale è pari a 450 milioni di mancati ricavi per le aziende del settore”, saranno attribuiti poteri maggiori rispetto a quelli finora a disposizione dei normali controllori.

Questi ultimi non dovrebbero andare in pensione, ma nel caso di situazioni particolari che lo richiedano – come per esempio l’esercizio delle proprie funzioni su linee problematiche – potranno richiedere al ministero dell’Interno un supporto costituito da “agenti e ufficiali con qualifica di Polizia giudiziaria”. L’affiancamento sarà a carico dell’ente che ne farà richiesta, ma non potrà essere prolungato per più di 36 mesi.

Prevista anche l’installazione di videocamere sui veicoli e lungo le banchine, sia per identificare gli evasori che eventuali disturbatori della quiete pubblica. I dati così prodotti potranno essere inviati alle banche dati dell’Agenzia delle Entrate, che potrà calcolare le somme evase provvedendo a far pagare direttamente la multa così ricavata.

http://news.leonardo.it/trasporto-pubblico-controllore-vigilante-e-denunce-al-fisco/

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