Lucia Castellano: “Vigilantes armati su bus e tram? Si rischia di aumentare il conflitto”

Cronaca

17 aprile 2015

Lucia Castellano: “Vigilantes armati su bus e tram? Si rischia di aumentare il conflitto”

La capogruppo del Patto civico in Regione è contraria al progetto di legge leghista che vorrebbe il potenziamento dei controlli sui mezzi pubblici facendo ricorso a personale dotato di armi

di ANDREA MONTANARI

LUCIA Castellano, capogruppo del Patto civico in Regione, perché non le piace la proposta della Lega?

“La sicurezza è un problema serio, non ho intenzione di negarlo. Milano è una città che merita tutta l’attenzione di chi governa su questo argomento”.

Allora cosa c’è che non va?

“Il modo leghista palesemente contra legem con cui hanno affrontato il problema. Non è la prima volta che corrono nelle praterie fuori dalla regole. Come hanno fatto con la legge contro le moschee. Per erigere barriere e aumentare il conflitto. Non è questa la risposta”.

Il problema esiste, però. Anche lei non lo nega.

“Sono d’accordo sulla diffusione delle telecamere sui mezzi pubblici, sul potenziamento dei controlli, ma non sulla vigilanza armata sugli autobus. Significa aumentare il livello di insicurezza. Ancora una volta siamo di fronte a proposta demagogica e finta”.

Perché farebbe aumentare il livello di insicurezza?

“Ciò che è successo pochi giorni fa a Palazzo di giustizia dovrebbe averci insegnato qualcosa sull’uso delle pistole. Non è il girare armati che dà sicurezza. E nemmeno esaltare la legittima difesa, come ha fatto sul suo profilo su Facebook il nuovo pseudo garante dell’infanzia appena eletto dal centrodestra”.

Lei cosa propone?

“Servono più vigili di quartiere. Queste sono le persone titolate per far rispettare le regole. Inoltre, più si agisce sulla coesione sociale e sulla convivenza civile e pacifica e meno c’è bisogno di armi. Serve più cittadinanza attiva nei quartieri. Lo dico partendo dalla mia prima esperienza di lavoro nelle carceri”.

Che cosa intende dire?

“Quando lavoravo a Secondigliano, che era uno dei quartieri più pericolosi di Napoli, le camionette dell’esercito non servivano per aumentare la percezione della sicurezza. La vera sicurezza si ottiene con mezzi discreti”.

Molti conducenti di autobus lamentano aggressioni e pestaggi.

“Non nego il problema, anzi. I controlli sulla linea 90 e 91 vanno potenziati. Ma io giro spesso in metropolitana. La sicurezza c’è e non ho mai visto armi in giro. Il contrario di ciò che la Lega vuole propagandare facendo fare ai vigilantes ciò che per legge non possono fare. Questa si chiama dittatura della democrazia. Siccome hanno vinto le elezioni pensano di poter fare tutto ciò che vogliono. Piuttosto mettiamoci attorno a un tavolo e discutiamo di cose serie”.

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