Allarme furti: «Siamo indifesi, la polizia ci aiuti»

Cronaca

13 luglio 2014

Allarme furti: «Siamo indifesi, la polizia ci aiuti»

L’appello dei concessionari dopo i colpi: danni per decine di migliaia di euro, non ce la facciamo più. Vertice in Questura di Cristian Rigo

UDINE. «I sistemi di sicurezza più avanzati e le pattuglie private non bastano, ci sentiamo impotenti e indifesi». Ecco perché i concessionari d’auto chiederanno un incontro alla Questura.

«Così non possiamo andare avanti – dice il rappresentante regionale della categoria per la Confcommercio, Giorgio Sina – è da più di un anno ormai che i saloni vengono saccheggiati da ladri in cerca di navigatori satellitari, cerchi in lega e persino gomme». Optional che possono costare alcune migliaia di euro e che non hanno numeri di serie. Così rivenderli è più semplice, soprattutto all’estero.

Il sospetto degli investigatori è infatti che ad agire siano bande di professionisti che provengono dall’Est Europa e molto probabilmente lì ritornano per piazzare la merce. In alcuni casi agiscono anche su commissione. Sanno esattamente cosa cercare e dove, in pochi minuti prendono d’assalto le auto in esposizione causando danni che possono arrivare anche fino a 15 mila euro per una sola vettura.

E anche se vengono ripresi dall’occhio delle telecamere è impossibile riuscire a identificarli: indossano passamontagna e guanti per non lasciare impronte e nella maggior parte dei casi sembrano muoversi conoscendo alla perfezione anche la posizione delle telecamere. I colpi vengono insomma studiati alla perfezione. Pochi minuti e via, prima che la vigilanza privata e le forze dell’ordine, che pure intervengono con rapidità, riescano a bloccarli.

Nell’ultimo colpo messo a segno all’Autostar di via Nazionale hanno rubato navigatori, airbag e anche volanti per un danno complessivo stimato di circa 60 mila euro distribuito tra sei automobili che sono state letteralmente svuotate dei comandi nella plancia.

È il quindicesimo furto subìto negli ultimi 19 mesi soltanto dall’Autostar il cui responsabile degli affari generali, Giorgio Bonutto, si è detto sconsolato: «Ci sentiamo indifesi, investiamo ingenti risorse in sicurezza, ma queste bande sono organizzate e anche quando le forze dell’ordine riescono a individuarle, come è capitato lo scorso anno a un gruppo di polacchi che aveva il furgone carico del nostro materiale rubato, dopo un giorno di carcere vengono rilasciati». E ovviamente chi li vede più.

«Come Confcommercio chiederemo alle autorità competenti di mettere a punto un piano ad hoc per ovviare a questo fenomeno che purtroppo è sempre più frequente – sottolinea Sina -. Quello dell’Autostar infatti non è un caso isolato. Molti colleghi hanno subìto lo stesso trattamento. Nel nostro gruppo (Ferriauto, ndr) abbiamo subito dei furti nelle sedi di Pordenone e Spilimbergo.

Rubano optional costosi e non si fanno remore a sfasciare tutto così il danno è sempre molto ingente senza tenere conto del disagio procurato ai clienti che magari aspettavano proprio la consegna di quell’automobile. La verità – conclude – è che ci sentiamo indifesi. Cogliere le bande in aizone non è facile ma potenziare i controlli alle frontiere e monitorare i mercati legati al riciclaggio potrebbe aiutare a contrastare il fenomeno».

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Allarme furti: «Siamo indifesi, la polizia ci aiuti»ultima modifica: 2014-07-14T11:00:08+02:00da sagittario290