Contro furti e criminalità la Questura crea una rete per puntare “Mille occhi sulla città”

Attualità

22 febbraio 2014 – aggiornato alle 11:47

Contro furti e criminalità la Questura crea una rete per puntare “Mille occhi sulla città”

GROSSETO – Ciascuno di noi può essere una sentinella contro la criminalità e in special modo chi, per il proprio ruolo sociale o lavorativo, può notare atteggiamenti sospetti o trovarsi ad assistere ad un crimine. Proprio per questo presso l’auditorium della Questura di Grosseto si è tenuta una riunione presieduta dal dirigente della divisione amministrativa e sociale della Polizia di Stato Cristina Ermini, cui hanno partecipato oltre alle Forze dell’ordine quotidianamente impegnate nel contrasto al fenomeno di furti e rapine, anche i rappresentati degli Istituti di vigilanza che operano in provincia e rappresentanti della Tiemme mentre prossimamente sarà coinvolta anche Sei Toscana, la società che si occupa della gestione dei rifiuti.

«L’incontro – fanno sapere dalla Questura – è stato l’occasione per richiamare l’attenzione sulla necessità di creare canali di comunicazione efficaci per la veicolazione di tutte le informazioni di cui ciascun componente il contesto sociale può essere portatore». I dati forniti serviranno anche ad avere una visione più capillare della città in tutti gli ambiti: dai mezzi di trasporto rubati alle persone sospette, agli ostacoli sulle vie di comunicazione o di situazioni che facciano ritenere imminente la commissione di un reato.

Tra i temi affrontati ridare slancio al «Protocollo “Mille Occhi sulla Città”, firmato nella nostra provincia nel 2010, che prevede un ruolo attivo delle guardie giurate all’interno del più ampio contesto del controllo del territorio – precisa ancora la Questura -. L’incontro si colloca in un momento in cui la registrazione dell’incremento di reati predatori in provincia ha determinato un innalzamento della soglia di attenzione da parte di tutte le Forze dell’Ordine presenti sul territorio. L’obiettivo principale dell’attività di prevenzione consiste nel monitoraggio delle aree più vulnerabili soprattutto nelle fasce orarie più esposte, come il centro cittadino, la stazione ferroviaria, le zone residenziali isolate, con particolare riguardo alle zone ove insistono ville o casolari isolati nonché le zone industriali. Fondamentale è da considerarsi la vigilanza delle arterie stradali maggiormente frequentate, che viene attuata con la partecipazione delle Polizie Locali, della Polizia Provinciale e della Polizia Stradale».

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