Vigilanza privata e servizi di sicurezza: rottura del tavolo delle trattative

Europa nero e grigio

Lettera Aperta

15 gennaio 2023

Vigilanza privata e servizi di sicurezza: rottura del tavolo delle trattative

Basta salari da fame

L’anno vecchio si è concluso con l’ennesimo nulla di fatto, con la rottura del tavolo della trattativa e ormai per il settimo anno consecutivo, le Guardie Particolari Giurate e Servizi di Sicurezza, sono ancora senza il loro CCNL scaduto dal 31 dicembre 2015.

Dal 02 dicembre scorso, l’intero comparto è sul piede di guerra dopo la proclamazione da parte dei sindacati di base dello sciopero generale del 02 maggio 2022, a Roma, che ha coinvolto 100mila addetti del settore.

Ci rendiamo conto che gli scioperi per il rinnovo del contratto, soprattutto in questo periodo pesano nelle tasche dei lavoratori, mentre il caro vita aumenta e non ultimo i repentini rincari delle bollette di luce e gas, autostrade e carburante, mentre i nostri stipendi sono rimasti fermi al 2015.

Ma diventa naturale decidere di scioperare per denunciare le miserevoli condizioni della mercificazione del nostro lavoro e dei salari al limite della sopravvivenza.

Facciamo altresì presente, che questa Categoria ha ottenuto nel periodo 2013/2015 euro 60 lordi di aumento, suddiviso in tre trance da 20 euro, un atteggiamento irriguardoso verso questi lavoratori.

Inoltre, per sopperire all’anomalo ritardo nel rinnovo del contratto, era stata corrisposta una copertura di vacanza contrattuale nel periodo (1° gennaio 2009 – 31 gennaio 2013), per tutti i dipendenti in forza alla data del 1° febbraio 2013, una somma a titolo di una tantum del complessivo importo di euro 450,00 erogata con le seguenti modalità temporali: euro 150,00 il 1° febbraio 2013, euro 150,00 il 1° febbraio 2014 ed in fine euro 150.00 il 1° febbraio 2015.

“Per questo riteniamo necessario, di fronte ad una condizione insostenibile, confermare le mobilitazioni, al fine di dare continuità e supporto alla vertenza proseguendo con gli scioperi, presidi, iniziative che dal mese di dicembre hanno già coinvolto migliaia di lavoratrici e lavoratori del comparto in diverse regioni” utile a sostenere il diritto dei lavoratori e delle lavoratrici ad un nuovo CCNL.

QUESTI SONO GLI AUMENTI SALARIALI IRRICEVIBILI CHE VORREBERO PROPINARCI LE ASSOCIAZIONI DATORIALI, DOPO 7 ANNI DALLA SCADENZA DEL NOSTRO CCNL.

Per le Guardie Particolari Giurate, si prospetta un aumento salariale di € 110,00, spalmati in tre anni e una tantum in welfare di € 370,00 in due tranche, la prima nel 2023 e l’altra nel 2024, in alternativa € 350,00 lordi, monetizzati. Riassumendo, ad oggi lo stipendio lordo di una GPG al sesto livello e di € 1072,34.

Lo stesso aumento vale anche per i Servizi di Sicurezza, con alcune modifiche che verrebbero apportare nella classificazione del personale e cioè l’eliminazione da gennaio 2023 del livello “F” il più basso, che ad oggi percepisce uno stipendio lordo di € 814,28 e aumentando il periodo per ogni passaggio di livello, da 12 mesi a 18 mesi e riducendo lo straordinario domenicale e festivo al 20%.

Dati alla mano, i salari medi italiani sono più bassi rispetto ai livelli europei e soprattutto poco diversificati per professione, età e comparto: tra le ragioni, un sistema di contrattazione collettiva molto accentrato e fin troppo propenso all’egualitarismo, persino a discapito di mercato e produttività.

Gli imprenditori mirano a gestire il nostro tempo in cambio di piccole mance; è un ricatto che non può essere accettato: il contratto nazionale va chiuso senza speculare sulla pelle dei lavoratori.

Ci permettiamo di rammentare che i tribunali del lavoro di Torino (sentenza n. 09/08/2019, n. 1128) e Milano (sentenza del 28/05/2019, n. 701) (sentenza del 18/08/2021, n. 1803), hanno stabilito che nel nostro settore, in particolare nei Servizi di Sicurezza si riscontrano salari al di sotto della soglia di povertà (art. 36 della Costituzione).

Da qui la domanda che ci poniamo è quella che il Governo dovrebbe approvare URGENTEMENTE, in ordine: prima di tutto serve una legge “sulla rappresentanza che dia valore generale ai CCNL firmati dai soggetti maggiormente rappresentativi”, anche per fermare “la crescita infinita dei contratti pirata e la competizione al ribasso” e solo “subito” dopo, l’introdurre del salario minimo che garantisca condizioni di vita e di lavoro dignitose.

Distinti saluti
Angelo Sifrido Mancin

Vigilanza privata e servizi di sicurezza: rottura del tavolo delle trattativeultima modifica: 2023-01-16T12:00:49+01:00da sagittario290