“Vigilanza privata, siamo i lavoratori più sfruttati e meno considerati…”

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Economia

26 maggio, 2022

Viterbo – Andrea Valeriani (UilTucs): “I fatturati delle aziende aumentano, ma i salari restano miseri”

“Vigilanza privata, siamo i lavoratori più sfruttati e meno considerati…”

Viterbo – “Nel nostro settore siamo quelli più sfruttati e meno considerati”. Andrea Valeriani è rappresentante sindacale della UilTucs. Un dipendente della vigilanza privata. Suo, uno degli interventi all’ultimo congresso del sindacato dei lavoratori del commercio, del turismo e dei servizi.

“Nel nostro settore – ha detto Valeriani – siamo praticamente quelli meno considerati, ma i più sfruttati. Abbiamo il contratto nazionale fermo dal 2015 sia per le guardie armate che per i servizi fiduciari. Facciamo dei turni massacranti, dalle 9 alle 15 ore di servizio continuo, mandati a piantonare postazioni disperse nel nulla con vetture di servizio in condizioni che lasciano a desiderare. Il tutto per uno stipendio di 1258 euro, che scende a 930 per i servizi fiduciari. Con le indennità arriviamo al massimo a 1300 e 1000 euro. Il 14 e 15 febbraio si sono svolti degli incontri tra le associazioni sartoriali e le organizzazioni sindacali. Non avendo trovato un accordo, l’incontro è stato poi rinviato ai primi due giorni di marzo. Durante questo nuovo appuntamento le associazioni datoriali hanno dato la propria disponibilità a riconoscere un aumento salariale calcolato sull’attuale quarto livello. Parliamo di 90-100 euro distribuite nell’arco di 4 anni. Una miseria”.

Un settore in crescita quello della vigilanza privata. Anche durante la pandemia. “Secondo il primo rapporto sulla filiera della sicurezza del Censis – spiega Valeriani – riferito alla fase precedente al Covid, tra il 2011 e il 2017, le aziende della vigilanza privata sono aumentate dell’11%, così come i dipendenti, in tal caso del 16%. Nel 2017 i lavoratori del settore erano 65 mila. Nel secondo rapporto Censis pubblicato nelle scorse settimane, le imprese di vigilanza privata sono aumentate del 22,8%. Attualmente le aziende in Italia hanno oltre 76 mila dipendenti. Ciononostante salario e condizioni di lavoro sono rimasti uguali, se non addirittura peggiorati”.

La fatturazione delle imprese della vigilanza privata, secondo i dati raccolti da Valeriani, passa da 650 milioni e 15 mila dipendenti a 800 milioni di euro l’anno e circa 5 dipendenti. Con un giro di affari che per le prime 5 imprese raggiunge quasi il miliardo e mezzo di fatturato e 40 mila dipendenti.

“Le condizioni di lavoro di dipendenti – conclude infine Andrea Valeriani – non consentono più di andare avanti in maniera adeguata, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto economico. Durante la pandemia siamo inoltre stati in prima linea. Con i controlli della temperatura, dell’affluenza delle persone e del rispetto dei decreti governativi. Il tutto con turni massacranti e uno stipendio misero. Tra i peggio pagati in Italia”.

Daniele Camilli

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