Vigilanza Privata, il punto sul Ccnl: passi avanti e brusche frenate

CCNL Vigilanza Privata

30 SETTEMBRE 2020

Vigilanza Privata, il punto sul Ccnl: passi avanti e brusche frenate

Nel corso del corrente mese si sono tenuti tre incontri per il Ccnl Vigilanza Privata e Servizi di Sicurezza, che hanno seguito il confronto ripreso nello scorso luglio.

Obiettivo a suo tempo concordato era l’approfondimento di alcuni temi “centrali” del negoziato: classificazione, mercato del lavoro, orario di lavoro, salario.

Sul primo argomento avevamo già constatato il sostanziale stallo rispetto all’ultima versione di testo discusso: pur avendo acquisito il principio di un sistema unico di classificazione, permane ancora irrisolta la collocazione di diverse figure professionali (es. sala conta).

Per quanto attiene il mercato del lavoro, occorre premettere che il Ccnl 2013 non ha normato la materia: fu infatti concordato un rinvio cui non è mai stato dato seguito; di fatto, tutti i cambiamenti legislativi intervenuti tra il 2008 ed oggi non hanno un riferimento contrattuale.

Le aziende hanno, quindi, proceduto liberamente alle varie opportunità normative, arrivando anche all’introduzione del lavoro intermittente nel comparto dei Servizi di Sicurezza.

Nonostante ciò, le Associazioni Datoriali hanno reiterato la proposta formulata nel 2018 per un ulteriore ampliamento delle previsioni legislative (es. contratti a termine – part time).

Una posizione francamente inaccettabile, dal chiaro sapore ideologico.

Le organizzazioni sindacali hanno espresso disponibilità ad individuare soluzioni coerenti con la specificità dei due comparti e con il ruolo della contrattazione a livello decentrato: valga per tutti l’esempio di porti e aeroporti, dove il ricorso al contratto a termine è sicuramente condizionato dal carattere di stagionalità dei flussi dei passeggeri, che non può però tradursi in una precarizzazione generalizzata di figure che devono possedere particolari requisiti professionali.

Analoga riflessione vale per il part time. Un istituto scarsamente praticato nel comparto Vigilanza, ma molto diffuso nei Servizi di Sicurezza (pur in presenza di prestazioni lavorative ben oltre il limite contrattuale).

Non è pensabile che le condizioni normative ed economiche per questa tipologia possa scendere (come richiestoci) al di sotto di quanto previsto in altri Ccnl dei nostri settori.

Con questi scarni risultati, abbiamo preso atto della richiesta delle Associazioni Datoriali di sospendere la discussione sui rimanenti temi dell’orario di lavoro e del salario, per procedere ad una riunione a livello di segreterie nazionali il 15 ottobre.

È chiaro che in quell’occasione dovremo tentare di comprendere se sussistono condizioni minime per immaginare una conclusione positiva di questo estenuante negoziato; in caso contrario, rimettere ad una valutazione collegiale le iniziative da assumere.

Vigilanza Privata, il punto sul Ccnl: passi avanti e brusche frenateultima modifica: 2020-10-01T11:30:51+02:00da sagittario290