Estero
29/06/2016
Guardie private come sentinelle
Molti aspiranti soldati sono troppo grassi o inidonei
di da Berlino Roberto Giardina
Ho fatto il militare per solo dieci giorni. Mi hanno arruolato, e poi congedato perché ero già padre di una bambina. Non era un diritto, ma si giudicava caso per caso. A me andò bene, perché, quell’anno, avevano reclute in abbondanza (nate subito dopo la guerra), e fecero a meno di me.
Però ricordo quei giorni, e provo ancora solidarietà per i miei coetanei che facevano la sentinella. Io me ne andavo al mare, tornavo, e trovavo sempre lo stesso giovane ritto nella garitta. Una noia mortale, pensavo. E vengo preso dagli stessi pensieri, quando oggi passo davanti all’altare della patria, a Roma protetto dai ragazzi in divisa innanzi alla folla dei turisti.
Bene, almeno in Germania nessun militare da domani farà più la sentinella, costretto a chiedere «chi va là?» anche al suo comandante, o al compagno che conosce da sempre. Con la fine della leva obbligatoria, mancano i volontari, il personale scarseggia, e fin dove è possibile si rinuncia a impiegare i militari in compiti che possono svolgere anche i civili. Le caserme e altri edifici dell’esercito sensibili, verranno sorvegliati da guardie giurate, come le banche. E in parte, lo sono già: 75 caserme sono affidate a istituti di sicurezza privati, si aggiungeranno altri 65 siti dell’esercito entro l’anno. Prima del 2017, tutte le sentinelle diventeranno civili, tranne in sei luoghi che per ragioni di sicurezza non vengono rivelati.
I militari tedeschi godono di un privilegio unico al mondo, almeno credo. Possono rifiutarsi di eseguire un ordine che vada contro la loro coscienza. È la reazione all’imperativo categorico «ein Befehl ist ein Befehl», un ordine è un ordine, che ha portato ad Auschwitz. Non solo: da anni, per allettare i volontari, i soldati sono equiparati a normali lavoratori. Tranne che in casi eccezionali, per loro vale la settimana lavorativa di 41 ore, e non possono essere obbligati a straordinari. Fare la sentinella è considerata una routine non un’emergenza. Inoltre, nonostante una buona paga, i giovani non sentono il fascino della divisa: c’è quasi la piena occupazione, non c’è più la necessità di arruolarsi per sfuggire alla disoccupazione.
Come se non bastasse, molti dei volontari non sono in forma: troppo grassi, troppo deboli, vengono scartati alla visita medica. Le forze armate sono ormai ridotte a 170mila effettivi, ma non si riesce a trovare nuove leve. Oggi indossano la divisa poco più di 168 mila, e non si sa se si riusciranno a trovare altri 7mila reclute come si spera per il prossimo anno. La ministra alla difesa, Ursula von der Leyen, potrebbe ricorrere a un rimedio disperato: una sorta di legione straniera. I giovani della Ue potrebbero essere reclutati per indossare la divisa tedesca. Un po’ difficile, non impossibile.
Quindi, al momento, per il turno nella garitta si fa un contratto con un’agenzia di sicurezza. Tuttavia, avverte la Bundesverband des Sicherheitwirtschaft, l’associazione nazionale dell’economia di sicurezza (Bvsw), cioè quella che riunisce le agenzie di guardie notturne e bodyguard, non sarà tutto così semplice come sperano i generali. Il settore non è affatto in crisi: i sorveglianti sono richiesti dall’industria, dalle banche, e anche alle agenzie manca il personale. Per far fronte alla richiesta delle forze armate servono almeno altri 1.800 guardie, e ci vuole tempo per addestrarle. Inoltre, anche per le agenzie non è facile trovare giovani all’altezza: che amino il mestiere, ma non siano estremisti fanatici delle armi.
Nell’ultimo anno, secondo la Bvws, il personale è già salito del 17,5%, e il fatturato della categoria è aumentato del 15,5%. In altre parole, siamo già al limite. Le forze armate per trovare le sentinelle private dovranno affrontare la concorrenza dei privati. «La sicurezza non è una questione di prezzo», si scrive con orgoglio nel rapporto dell’esercito. Ma a disposizione in bilancio si hanno appena 230 milioni di euro. La sentinella dei miei tempi sudava gratis, oggi pretende gli straordinari, gli extra notturni e festivi.