Cronaca
giovedì, agosto 20th, 2015
Vigilantes torturano un giovane: pensavano fosse pedofilo
Lo hanno attirato nella loro abitazione, poi lo hanno sottoposto a tortura perché convinti che fosse un pedofilo. L’uomo, affetto da un disturbo dell’apprendimento, aveva confessato alla Corte di aver provato attrazione sessuale nei riguardi di una giovane ragazza, ma nessuna violenza o molestia si era perpetrata ai suoi danni. Ciò nonostante, due vigilantes di 23 e 21 anni, Stephen Holmes e Sophie Cooke, hanno deciso di farsi giustizia da soli, sottoponendo il giovane uomo a ogni tipo di angherie e torture. La notizia è stata resa nota dal tabloid ‘The Mirror’.
Secondo il pm David Clarke, accusa nel processo ai due giovani, l’uomo è stato costretto a terra, preso a calci da Holmes e un altro uomo, rimasto per ora ignoto. Tra le sevizie perpetrate, anche un cellulare infilato nel fondoschiena della vittima. Il tutto con la complicità della Cooke. L’uomo ancora ignoto avrebbe detto alla vittima: “Farai meglio a non raccontare niente a nessuno, oppure ti accoltello”. Da parte sua, Holmes si è giustificato, parlando di uno scherzo e sostenendo che in realtà nessuno voleva fare male al giovane.
Ma il giudice Beverley Lunt ha ribattuto: “Sapevate tutti perfettamente cosa sarebbe avvenuto in quella casa. L’avete organizzato, eravate consapevoli”.
GM
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