Treni, arrivano i vigilantes anti-vandali

Cronaca

23 maggio 2015

Treni, arrivano i vigilantes anti-vandali

Roberto Sculli

Genova – I tempi dei cuori trafitti, delle promesse d’amore eterno, o perfino degli insulti o dei numeri di telefono, accompagnati da inviti irripetibili, sono finiti. A bordo dei treni, oggi, si scaricano estintori, si spaccano le ceramiche dei bagni, si rompono plafoniere. E talvolta, come accaduto non troppo tempo fa sulla Genova-Busalla, si lanciano pezzi di sedili dai finestrini, disseminandoli per chilometri di linea. «I responsabili sono molto spesso minorenni», dicono dalla polizia ferroviaria che, con Trenitalia, ha rafforzato la vigilanza sia a bordo treno sia, di notte, vicino alle officine, il regno dei graffitari e teatro di alcuni degli episodi più gravi. Tanto che l’azienda, in questi giorni, ha avviato le pratiche per arruolare guardie giurate.

Sono otto i ragazzi fra i 16 e i 18 anni che, negli ultimi mesi, sono stati beccati dalla Polfer, buona parte sul fatto. «Spesso non mostrano la minima consapevolezza dell’accaduto», precisa un investigatore. I danni a un treno li paga la collettività, e da diversi punti di vista. Non solo gli 850 mila euro di danni registrati dai convogli del servizio regionale l’anno scorso e ai 160 mila della prima parte del 2015, distribuiti fra 100 carrozze. Un vagone danneggiato significa anche un altro treno che parte in ritardo, che offre posti in meno ai passeggeri (è successo in 87 casi, nei primi mesi del 2015). O addirittura, quando le devastazioni sono molto estese, l’unica via diventa la soppressione.

Il confronto fra 2014 e la prima finestra del 2015 non è confortante. Sono in lieve calo solo i raid degli writers, ma aumentano i fatti spiccioli, come vetri frantumati o sedili tagliati. «Per l’azienda – dicono da Trenitalia – episodi di questo tipo rappresentano un costo di ripristino inferiore. Tuttavia impattano di più sugli utenti, costringendo a sottrarre dal servizio carrozze». “Sganciandole” dal treno o rendendole inaccessibili.

La cadenza è quasi quotidiana. Il fatto più recente risale a mercoledì notte: il Vivalto 219, parte del lotto di treni appena messi in circolazione, l’ultimo dei quali proprio mercoledì mattina (sono 12, riconoscibili dalla livrea grigia), è stato trovato con un paio di carrozze coperte da scritte. Martedì notte è toccato a un regionale in partenza da Brignole: a bordo della carrozza più vicina alla locomotiva qualcuno ha rotto tutti i vetri e dato fondo all’estintore.

Il rapporto fra episodi e persone individuate, nonostante gli sforzi della polizia ferroviaria, che collabora con il personale della Protezione aziendale di Trenitalia, è sbilanciato in favore dei primi. La prassi è che gli autori siano denunciati alla Procura e – circostanza ancor più temuta – l’azienda addebiti i costi al responsabile. Ciò innesca una procedura che spesso si conclude con una transazione che permette a Trenitalia di rientrare delle spese e ai vandali di scampare il processo.

Trenitalia, infine, vista la situazione, si sta attrezzando: intensificando i controlli sulla linea considerata più a rischio, la Genova-Sestri Levante, installando telecamere nelle rimesse, a partire da Savona. E, novità di questi ultimi giorni, coinvolgendo la vigilanza privata.

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2015/05/23/ARCJDgXE-vandali_arrivano_vigilantes.shtml

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