Cronaca
martedì 31 marzo 2015
Delitto dei Tamburi
Omicidio del vigilante. A maggio l’appello
A giugno scorso sono stati inflitti a Francesco Colace e a Francesco Taglio trent’anni di reclusione
A maggio c’è l’appello per l’omicidio del vigilante Francesco Malcore.
A giugno scorso trent’anni di reclusione sono stati inflitti a Francesco Colace e a Francesco Taglio dalla Corte d’Assise di Taranto.
I fatti risalgono al dicembre 2011 quando vi fu una vera e propria esecuzione, davanti ad una banca nel quartiere Tamburi. Il killer aveva esploso un solo colpo alla testa mentre il furgone dell’istituto di vigilanza, per cui lavorava Francesco Malcore, era fermo davanti alla banca per la consegna delle banconote prelevate dai correntisti.
Il pubblico ministero, Daniela Putignano, aveva chiesto l’ergastolo per entrambi gli imputati. Taglio era accusato di aver premuto il grilletto. Colace di averlo spalleggiato.
“Vi stavo aspettando” disse Cosimo Taglio ai carabinieri quando andarono a prenderlo a casa. Confessò di essere l’autore del delitto ma cercò di giustificarsi sostenendo che era partito un colpo per sbaglio e che non voleva uccidere la guardia giurata.
Dopo qualche mese però Taglio ritrattò.
I testimoni raccontarono, però, che il colpo non era partito accidentalmente. Il rapinatore puntò contro il vigilante una pistola calibro 9 dicendogli di consegnargli la borsa contenente il denaro. La guardia giurata accennò una reazione, lanciò la borsa contro il bandito cercò di estrarre la sua arma ma fu ucciso con un colpi di pistola alla testa. Testimonianze, intercettazioni telefoniche e riprese filmate dei sistemi di videosorveglianza spinsero la procura a chiedere le condanne all’ergastolo.
A giugno la condanna a trent’anni di reclusione e una provvisionale di 80mila euro per i familiari di Francesco Malcore.
http://www.tarantobuonasera.it/taranto-news/Cronaca/361360/news.aspx