Furti in casa: denunciati gli specialisti dello scasso

Cronaca

14 novembre 2014

Furti in casa: denunciati gli specialisti dello scasso

Operazione della polizia: bloccata una banda dotata del cosiddetto “bulgaro”, attrezzo che permette di aprire senza forzare le porte blindate

Non lascia segni, apre e chiude le porte blindate come se si avesse la chiave. E’ il cosiddetto attrezzo “bulgaro” con il quale i ladri possono entrare e uscire da un appartamento. L’unico segno della loro presenza le stanze a soqquadro.

Questa volta però a una banda di quattro persone è andata male. Agenti della Mobile e delle Volanti li hanno fermati lo scorso otto novembre in via Manara. Una pattuglia dell’Antirapine nella serata di sabato nota un’auto con tre persone a bordo, poi scese per avvicinarsi ad alcuni condomini. Dopo circa mezzora i tre, tornati in strada, si avvicinano un’altra vettura, con a bordo solo il conducente, al quale viene consegnato un piccolo involucro.

La polizia preferisce restare a distanza, seguendo le due macchine, che imboccano direzioni diverse. Si decide prima di bloccare il veicolo con le tre persone a bordo: blitz che scatta dopo l’arrivo di una volante. A bordo gli agenti trovano un set di cacciavite, un binocolo e una torcia, tutto materiale adatto per commettere furti in abitazione.

Intanto a San Prospero viene intercettata la seconda auto, con bordo il “palo”. La perquisizione del conducente svela il contenuto del misterioso pacchetto. E’ il cosiddetto attrezzo “bulgaro”, un arnese che in mani esperte permette di aprire senza forzare le porte blindate.

Proprio l’assenza di tracce da scasso ha impedito alla polizia di appurare se nei condomini siano stati effettuati tentativi di effrazione. Così della banda di quattro persone, tutti di origine georgiana, ne vengono denunciati due, S. A. e R. R. (queste le iniziali), entrambi classe 1985, indagati per il reato di porto illegale di oggetti atti allo scasso.

FURTO IN DITTA – Denunciati dalle Volanti gli autori del colpo in un’azienda alla periferia cittadina, presa di mira in più occasioni dalla stessa coppia di ladri. Il primo furto va in scena il quatto ottobre. Poco prima delle otto di sera il servizio di guardie private Coopservice riscontra un vetro rotto sul retro della ditta. Quindi intorno alle dieci le guardie, dopo che l’allarme è scattato nuovamente, riescono a bloccare il ladro, un 32enne di origine ghanese (F. M. le iniziali). Consegnato alla pattuglia delle Volanti arrivata in zona, viene denunciato per tentato furto continuato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale, avendo cercato di fuggire senza successo, a differenza del complice, riuscito a dileguarsi. Complice che viene preso il 16 ottobre nella stessa impresa, nuovamente grazie all’intervento della vigilanza privata. L’esame dei filmati di videosorveglianza condotto dalla sezione Antirapine lo ha identificato come lo stesso individuo entrato in azione il quattro ottobre: un 25enne ivoriano, denunciato per furto pluriaggravato in concorso.

QUATTRO FOGLI DI VIA – La misura con divieto di fare ritorno a Parma per i prossimi tre anni è stata eseguita dalla questura nei confronti di F. C. (queste le iniziali, 40enne di Pistoia), L. C. (47 anni da Lucca), B. P. (classe 1971, di Udine) e L. S (26 anni, pure lui pistoiese), tutti pluripregiudicati per reati contro il patrimonio e furti in abitazione. Le Volanti li hanno fermati giovedì 13 novembre mentre percorrevano lentamente strada Farnese a bordo di una Fiat Bravo marrone. A bordo alcune torce elettriche, un paio di passamontagna e alcuni guanti in pelle. Sospettando che fossero a Parma per commettere furti, la questura ha deciso per il foglio di via obbligatorio, con divieto di tornare in città.

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