Mont’e Prama, Pili installa i fari per il cantiere, Barracciu: “Gioca al piccolo elettricista”

Attualità

11 Ottobre 2014 ore 11:45

Mont’e Prama, Pili installa i fari per il cantiere, Barracciu: “Gioca al piccolo elettricista”

Il deputato Unidos sistema due punti luce per illuminare a giorno il cantiere archeologico. Il sottosegretario ai Beni culturali replica: “Parte la gestione diretta da parte del ministero”

Due torri faro per illuminare a giorno il cantiere archeologico di Mont’e Prama, nelle campagne di Cabras (Oristano), quello che nei giorni scorsi ha restituito due straordinari giganti di arenaria che si aggiungono al piccolo esercito di arcieri e pugilatori già esposti al Museo archeologico nazionale di Cagliari e al Museo civico di Cabras.

Ad illuminare il cantiere non sono stati però la Soprintendenza ai Beni archeologici o la Regione Sardegna, ma il deputato di Unidos Mauro Pili, con un blitz che ha messo in allarme la guardia giurata che solo da qualche notte presidia il cantiere per mesi e mesi in balia di curiosi e purtroppo anche tombaroli. Una provocazione che ha quasi il sapore di una sfida nei confronti del Governo e della Regione. “E’ ora di dare luce ai giganti di Mont’e Prama, basta con il buio di Stato sulla storia millenaria della Sardegna”, ha detto Pili alle 20 in punto davanti alla fragile rete di plastica che delimita i 7 mila metri quadri del cantiere, denunciando “il non più tollerabile atteggiamento vergognoso dello Stato, e della stessa Regione, sulla più affascinante e straordinaria scoperta archeologica del Mediterraneo”, e ricordando che dopo l’incursione dei tombaroli di qualche settimana fa era dovuto intervenire personalmente uno degli archeologi impegnati nel cantiere per garantire subito la presenza di una guardia giurata.

Gli stessi archeologi che ora rischiano di essere tagliati fuori dal sito perché “il Ministero sta cercando di mettere le mani sui Giganti di Mont’e Prama”, ha denunciato Pili riferendosi al fatto che a continuare gli scavi saranno presto gli archeologi di una società della penisola che si è aggiudicata l’appalto. “Gli archeologi che stanno riportando alla luce quello che si configura come il più grande e più antico sistema unitario statuario delle grandi civiltà del Mediterraneo devono essere protagonisti dell’intera campagna di scavi”, ha concluso il parlamentare.

La replica della Barracciu. Tutto è pronto per il recupero delle statue di pugilatori rivenute nelle scorse settimane” a Mont’e Prama. Lo annuncia il Ministero dei beni culturali e del turismo, che annuncia che da adesso inizierà una “gestione diretta” degli scavi in Sardegna. “Mentre c’è chi gioca al piccolo elettricista per pura smania di protagonismo – afferma il sottosegretario Francesca Barracciu – il Mibact dimostra cosa vuol dire lavorare seriamente a difesa del nostro patrimonio culturale. Nelle prossime settimane comincerà la nostra gestione diretta degli scavi di Mont’e Prama. Grazie alla grande professionalità dei nostri soprintendenti e funzionari garantiremo un’adeguata opera di tutela e valorizzazione di un tesoro archeologico che non appartiene alla sola Sardegna, ma a tutto il Paese”. Una squadra della Soprintendenza ha completato l’isolamento della prima statua dai residui dello strato archeologico sottostante e ha costruito un robusto telaio ligneo che consentirà il sollevamento e trasporto della pesante scultura in tutta sicurezza. Il telaio sarà completato con una cassa che proteggerà interamente la statua. In tal modo essa verrà sollevata da un camion-gru senza provocare incrinature o rotture, quindi sarà trasportata in tutta sicurezza fino al museo di Cabras, dove verrà depositata in attesa di progettare l’intervento di restauro. Il trasferimento della prima statua dovrebbe avvenire lunedì 13 ottobre “salvo imprevisti”. Subito dopo sarà la volta della seconda.

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Mont’e Prama, Pili installa i fari per il cantiere, Barracciu: “Gioca al piccolo elettricista”ultima modifica: 2014-10-12T10:45:47+02:00da sagittario290