Guardia rapinata, due in manette

Cronaca

06 luglio 2013

Guardia rapinata, due in manette

A S. Anna l’autore del colpo e il complice che era collega della vittima. Il caso di una tentata estorsione

di Rino Filippin

image3.jpgHa un nome e un cognome l’autore della rapina alla guardia giurata che il 29 ottobre del 2012 stava caricando nella cassa continua del Monte Paschi di Siena di via Berengario, l’incasso della Sala Bingo di via Industria, in tutto 14mila euro. Il malvivente, già in prigione per un’altra rapina messa a segno a Sassuolo nel febbraio di quest’anno, ha ammesso le proprie responsabilità davanti ai carabinieri di Carpi che hanno svolto le indagini. Ma il vero colpo di scena sta nell’arresto di un collega della guardia giurata rapinata: secondo l’accusa ha dato le coordinate all’autore materiale del colpo mettendolo in condizione di portare a termine la rapina.

Così, l’altra sera, sono scattate le manette anche ai polsi di S.S., 24enne di Sassuolo che già da qualche tempo si era licenziato dall’azienda di vigilanza privata. Il rapinatore, pure lui di Sassuolo, ha 30 anni e le iniziali del suo nome sono S.S.: ora dovrà rispondere di rapina aggravata, mentre il complice di concorso in rapina.

I carabinieri, guidati dal capitano della Compagnia, Vito Massimiliano Grimaldi, sono arrivati a segno partendo dall’arma utilizzata dal malvivente per la rapina a Sassuolo che l’aveva già condotto in carcere: si tratta infatti della pistola che la notte del colpo a Carpi era stata rubata alla guardia giurata. Il malvivente, infatti, aveva aspettato il “portavalori” in via Berengario, nella zona della sede della banca, nei pressi di piazza Martiri. Non appena la guardia giurata è scesa dall’auto è entrato in azione il rapinatore che l’ha bloccato strappandogli i bussolotti con i 14mila euro in contanti e, appunto, la pistola. Poi la fuga con l’auto dell’agenzia di vigilanza, abbandonata poco distante, in via Luca della Robbia. Le indagini per arrivare ai due arresti sono state minuziose da parte dei carabinieri e hanno anche utilizzato strumenti tecnici necessari a stabilire i dettagli delle comunicazioni telefoniche effettuate dal malvivente. Così è emerso che il rapinatore nei giorni precedenti il colpo e pure quelli successivi si trovava a Carpi. Senza contare le numerose telefonate intercorse tra l’autore materiale del colpo e il suo complice, guardia giurata “infedele”.

Nell’ambito della stessa vicenda si inserisce anche un 43enne amico del rapinatore che dopo aver appreso della rapina, ha ricattato la fidanzata di quest’ultimo, minacciandola di riferire tutto ai carabinieri e chiedendole 25mila euro in cambio del suo silenzio. La denuncia della donna ha fatto scattare le manette anche ai polsi del 43enne.

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Guardia rapinata, due in manetteultima modifica: 2013-07-07T11:30:00+02:00da sagittario290