Allarme, le banche tagliano i vigilantes

Cronaca

21 febbraio 2013

Allarme, le banche tagliano i vigilantes

Gli istituti di credito sono i principali responsabili del crollo del 50% del portafoglio della Vesuvio. Posti in contrazione

di Giovanna Mezzana

image.jpgVIAREGGIO. I risvolti della crisi a volte sono incredibili: mentre in strada c’è il far west, il settore locale della vigilanza, che in Versilia offre qualche centinaia di posti di lavoro, è in evidente contrazione, e il timore è quello di un effetto domino sul fronte dei posti di lavoro.

In Passeggiata le commesse sprangono le porte dei negozi alle 18 del pomeriggio; le farmacie sono usate come un bancomat: basta citare il caso di quella comunale di via Coppino, ripulita tre volte in un mese; degli assalti ai Punti Snai e alle tabaccherie si è perso il conto. Eppure per le aziende di servizi di vigilanza rimanere sul mercato è difficile. Suona l’allarme, la Vesuvio, presenza “storica” sulla piazza di Viareggio.

Il crollo. «Per il piantonamento fisso – spiega Rosario Golfieri, responsabile del personale per la provincia di Lucca – riscontriamo un calo del 50-60 per cento» del valore del portafoglio-clienti: richiesto in genere da banche e gioiellerie, è un buon viatico per un’azienda che opera in questo segmento. Sempre più contenute sono anche le richieste di “mini scorta”: servizio richiesto in genere dal commerciante che periodicamente deve recarsi in banca o alla cassa continua a depositare contante. La spallata che fa perdere l’equilibrio, però, l’hanno data gli istituti di credito: quasi una beffa dato che – dopo i portavalori – sono il bersaglio per eccellenza degli assalti armati: «Le banche sono i clienti che hanno ridotto maggiormente la richiesta di guardie giurate – specifica Golfieri – Ad esempio, se prima partecipavamo ad una gara d’appalto per 3-5 sportelli, ora “serviamo” solo le sedi centrali. La giustificazione? Ci sono le telecamere, i metal detector ..». Capitolo aziende: non appena hanno un addetto in esubero lo spediscono a fare il portierato: è un’altra delle frontiere del risparmio forzato.

Guerra all’ultimo cent. La parola d’ordine è ridurre le spese, anche se sull’altare del sacrificio c’è la sicurezza e l’incolumità del personale: «A noi capita di perdere un appalto per 5 centesimi – sottolinea Golfieri – Ma al di sotto di una certa soglia (21-22 euro l’ora) non possiamo scendere; abbiamo dei costi vivi: le divise, le radio, le pistole, il poligono, oltre ovviamente agli stipendi. E così si tende a non sostituire chi va in pensione, o a utilizzare degli “stagionali”».

Liberalizzazione. Mentre il giro d’affari si contrae, spuntano all’orizzonte nuovi concorrenti: quattro-cinque anni fa, gli istituti di vigilanza a Viareggio erano due, oggi invece le licenze sono 13. Tra i nuovi operatori ci sono ditte familiari ma ci sono anche realtà più strutturate: come la lombarda Gsi che alla Vesuvio ha scippato un appalto-fiore all’occhiello, quello della vigilanza all’ospedale Versilia.

Nuove opportunità. Tra Vesuvio e sindacati c’è un tavolo aperto: «Abbiamo un contratto integrativo vigente per il territorio che è stato rimodulato – nota Umberto Marchi di Filcams Cgil – Speriamo che nel prossimo incontro (intorno alla metà di marzo, ndr) si arrivi ad un accordo definitivo». La vera opportunità per il settore potrebbe arrivare dalla legge 269/’10 entrata in vigore a settembre, e che – una volta per tutte – norma quali sono gli ambiti in cui si devono impiegare guardie private (ad esempio, i tribunali) e quelli invece in cui si può ricorrere al portierato.

http://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2013/02/21/news/allarme-le-banche-tagliano-i-vigilantes-1.6580058

Allarme, le banche tagliano i vigilantesultima modifica: 2013-02-22T11:30:00+01:00da sagittario290