Cronaca
20 marzo 2012
Treni puliti e puntuali. Ma la prima classe è già ko
Guardie giurate anti-vandali a bordo per il debutto dei nuovi Milano-Mantova. Alla sera i primi guai: una carrozza resta senza riscaldamento, luce e port. E martedì sulla linea subito un guaio: il Mantova-Milano delle 8.50 parte… da Cremona
Non c’è margine di dubbio: il nuovo treno che da lunedì viaggia sulla Milano-Mantova, in attesa che arrivino anche gli altri quattro fratelli annunciati entro metà maggio, garantisce un bel salto di qualità ai pendolari. Almeno fino a quando terranno botta la ripulita e la risistemata che gli è stata data nelle scorse settimane. Lunedì per i viaggiatori che non erano al corrente del debutto del regionale a media percorrenza che sostituisce i vecchi modelli Vivalto è stata una bella sorpresa: «Direi che siamo quasi su livelli esagerati» sorride un pendolare che ha scelto il 2648 delle 6.12, il convoglio del battesimo. Pulito, caldo e puntuale. Anche se resta il problema del sovraffollamento, specie nel tratto Milano-Lodi: decine di viaggiatori in piedi, impossibile muoversi tra un vagone e l’altro. Un problema che è diventato sempre più pressante da quando è stata introdotta proprio la fermata di Lodi.
È alla sera, quando il 2659 partito alle 17.15 arriva in città a chiudere la prima giornata del nuovo corso, che spunta la sorpresa. «Com’è andata? Soddisfatti?» è la domanda per i primi passeggeri che scendono in perfetto orario, alle 19.12. Risposta con sorrisino: «Sì, però fatti un giro in prima classe». Impossibile: la carrozza per chi è disposto a spendere qualche euro in più è off-limits. Porta chiusa, con il classico cartello che la definisce «non utilizzabile», riscaldamento guasto e tutto buio. Cos’è successo? Si sono scaricate le batterie e quindi l’intera carrozza è diventata inservibile. «Probabile che martedì mattina sia già a posto, basta ricaricarla» spiega un uomo delle ferrovie che passeggia lungo il binario.
E lunedì trovare del personale mandato da Trenord era molto più facile del solito. Addirittura sul 2648, all’alba, c’erano due guardie giurate che facevano su e giù per le carrozze. L’azienda che gestisce il servizio sulla Milano-Mantova le aveva assoldate per fare la guardia al convoglio nella notte che precedeva il debutto. Mossa precauzionale per evitare sorprese (leggi: vandali) proprio nel giorno in cui i riflettori erano accesi, legata anche al fatto che, in via eccezionale per ridurre al minimo il rischio ritardi, il regionale aveva “dormito” nella non custodita stazione di Mantova (d’ora in poi resterà, come d’abitudine, a Cremona dove invece c’è un servizio di vigilanza). E sia a bordo del primo treno dell’alba che dell’ultimo della sera c’erano gli addetti alle pulizie: tutto infallibilmente lindo, dalle 6.10 alle 19.12.
La giornata del martedì è però cominciata male per gli utenti della linea: il Milano-Mantova delle 6.20 ha terminato la corsa a Cremona, quindi il corrispondente Mantova-Milano delle 8.50 non è potuto partire dalla nostra città. Il via è stato fissato a Cremona alle 9.12. Bentornati sulla terra.