Sindacato
28/03/2012 18:52
Modena, la Cgil dedica suo direttivo a Miriam Sermoneta
La Cgil di Modena ha dedicato il suo direttivo di oggi ai 50.000 lavoratori del settore vigilanza privata, che non vedono rinnovato il proprio contratto di lavoro da 39 mesi, e in particolare a Miriam Sermoneta, guardia giurata della ditta Axitea, che si è uccisa la notte del 25 marzo a Guidonia, in provincia di Roma, sparandosi un colpo di pistola al cuore. “L’insicurezza di Miriam, che l’ha portata a compiere un gesto estremo – si legge nell’ordine del giorno della Camera del lavoro modenese approvato all’unanimità –, è l’insicurezza di tanti lavoratori e lavoratrici che chiedono solo rispetto per il proprio lavoro e una degna posizione lavorativa, senza il terrore di poter essere sbattuti in mezzo a una strada da un momento all’altro”.
Lavoratori che ricevono un salario al limite della sussistenza e che spesso operano in condizioni indegne e disagiate, affrontando turni massacranti e interminabili ed elemosinando spesso qualche ora di straordinario solo per poter arrivare alla fine del mese. “L’azienda di Miriam, come molte altre aziende della vigilanza – prosegue il documento approvato dal direttivo della Cgil provinciale –, che sta attualmente vivendo una crisi strutturale, era in procinto di procedere a riduzioni del personale. Miriam aveva scritto al presidente Napolitano per questo, lanciando un “grido” a nome dei propri 50.000 colleghi e di tutti i lavoratori, perchè tutti i lavoratori sono anche uomini e donne, e come tali degni di essere considerati”.
Un “grido” che la Camera del lavoro di Modena dice di voler far suo, assieme alla battaglia contrattuale ingaggiata da mesi dalla Filcams per il rinnovo del contratto nazionale del settore. “Un ‘grido’ e una battaglia per la dignità e il rispetto di tutti i lavoratori di fronte a una riforma del mercato del lavoro che vuole modificare l’articolo 18, cancellando in tal modo una fondamentale norma di civiltà a tutela del lavoro”.