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Giovedì 05 Gennaio2012 – 18:47
Il criminologo/Fusaro: «A Roma solo dei balordi, controllo del territorio non c’è»
di Andrea Gerli
ROMA – «E’ un episodio raccapricciante, c’è un livello di violenza inaudito». Il prof. Natale Fusaro, criminologo e docente della Sapienza, è sbalordito da quanto è accaduto a Torpignattara. «La questione va affrontata alla luce della fredda ragione. Rischiamo di alimentare un clima che può portare aumento della sensazione di insicurezza».
L’omicidio del commerciante cinese e della sua bambina di 9 mesi ha scosso tutta la città.
«Non si tratta di criminalità organizzata, ma di un atto compiuto da balordi, persone che avevano avuto modo seguire le abitudini del commerciante cinese. Sapevano che le sue attività avevano consistenza economica. Hanno anche capito che non si era mai perocupato di assicurare l’incasso a un portavalori o alle guardie giurate. Erano dei balordi che lo volevano rapinare».
Negli ultimi 12 mesi ci sono stati più di 30 omicidi a Roma. Si parla di infiltrazioni mafiose, in qualche caso anche di controllo del territorio.
«Il fatto che abbiano utilizzato un taglierino e una pistola fa pensare a un livello di accettazione del rischio elevato. Ciò potrebbe far pensare che siano persone organizzate, ma non credo che si tratti di ciò. Semplicemente perché il fatto che la rapina vada male comporta una serie di conseguenze negative per un’organizzazione criminale. Ad esempio l’aumento della soglia della paura e il raddoppio dei turni delle volanti, del personale. Uno stato di allarme che non va bene: l’organizzazione vuole controllare il territorio e un fatto come quello di Torpignattara dimostra che il controllo non c’è, almeno in questo caso. Ci sono piuttosto dei balordi che in questi tempi stanno cercando di organizzarsi, e sicuramente in alcune zone di Roma lo hanno già fatto».
Ci sono delle responsabilità, secondo lei, del peggioramento della situazione? Molti se la prendono con la giunta Alemanno.
«Qualcuno fa polemica servendosi della campagna elettorale del sindaco, dicendo che i frutti sono questi. Un evento come questo non è prevedibile. Non si è mai visto un livello di violenza così elevato. Le forze dell’ordine fanno il massimo, le polemiche contro la giunta comunale sono sterili e peggiorano solo la situazione».
Se le Forze dell’ordine non hanno responsabilità, così come non ne ha l’amministrazione comunale, perché si spara sempre di più tra le strade della capitale?
«Sicuramente la crisi economica è un fattore fondamentale. Ma si deve evitare la polemica politica. La paura è nociva per la città. Serve una risposta corale e unitaria, la cittadinanza deve reagire, deve denunciare, deve essere vigile. Per questo il lutto cittadino era doveroso. La prevenzione di fenomeni criminali più violenti e radicati è fondamentale e si può fare solo a livello sociale. Si deve parlare di questi fatti per sensibilizzare la popolazione. Se passa in sordina, è gravissimo. Ed è importante che per i colpevoli la pena sia certa ed esemplare».
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