Cronaca
23/12/2011 11.56
Assalto al portavalori all’Iper di Città Sant’Angelo
CITTA’ SANT’ANGELO. Bottino da 150 mila euro per i tre malviventi che, pistole e fucili in pugno, questa mattina hanno assaltato un portavalori.
Il blitz della banda armata è scattato alle 7.50, un’ora e 10 minuti prima dell’apertura del centro commerciale. La zona era semi deserta. Il parcheggio vuoto. Sul posto solo il furgone dell’Ivri intenta a prelevare i sacchi con il denaro della cassa continua dell’ipermercato. La guardia giurata e l’autista del mezzo non avrebbe riscontrato nulla di anomalo e sarebbe stati colti si sorpresa.
I tre banditi, che hanno agito a volte coperto, sono saltati fuori all’improvviso dalla scala mobile che conduce al parcheggio sotterraneo. Hanno puntato le armi contro l’autista del furgone Ivri, seduto al posto di guida, poi si sono scagliati contro la guardia giurata che era vicino la cassa a prendere i contanti. Non sarebbero stati esplosi colpi e resta da capire come i tre siano riusciti a fuggire e se ci fosse un quarto uomo ad aspettarli. Indagano i carabinieri di Montesilvano diretti dal capitano Enzo Marinelli.
«CONTROLLI SUGLI STANDARD DI SICUREZZA»
Il sindacato Ugl Sicurezza chiede alle autorità competenti «che da sempre sono sorde al problema della sicurezza» di effettuare i dovuti controlli agli Istituti di Vigilanza che effettuano il servizio di Trasporto Valori per verificare che gli standard di sicurezza previsti dalla normativa siano attuati. «Si è arrivati infatti a fare uscire furgoni blindati con solo due dipendenti», spiega in una nota il sindacato, «proprio perché gli scarsi controlli stanno dando la possibilità agli istituti che vogliono risparmiare di effettuare offerte più basse alla clientela a discapito della sicurezza dei lavoratori utilizzando molto spesso materiale scaduto (giubotti antiproiettili), furgoni vecchi e senza le tecnologie di sicurezza, e, ora addirittura ad utilizzare uno massimo due dipendenti per il trasporto di valori. Questo ovviamente va a discapito delle aziende che pur rispettando gli standard si devono adeguare per motivi esclusivamente economici».
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