I sindacati: guardie giurate in una banca su 10

Cronaca

18 agosto 2011

I sindacati: guardie giurate in una banca su 10

Trivelli (Cgil) lancia l’allarme: area metropolitana, troppi colpi

jpg_4809183.jpgPESCARA. Una su dieci. È il numero delle banche che ha un vigilante a tempo pieno. Un dato che fa riflettere, soprattutto quando il giorno prima un tentativo di rapina è stato sventato proprio grazie alla presenza di un vigilante (vedi sopra). A tenere la contabilità del rischio per chi lavora in banca è Francesco Trivelli, segretario regionale della Fisac, la costola della Cgil che si occupa di chi lavora nel settore delle assicurazioni e del credito. «Non più del 10% delle banche usa i vigilantes», dice Trivelli, «al massimo possiamo arrivare a un 15%, ma non di più. Un dato che vale per l’Italia intera e che anche nel Pescarese non fa eccezione». E dire che secondo le stime della Fisac l’area metropolitana che comprende Pescara, Montesilvano e Francavilla è una delle zone a più alto rischio del Paese. «Nel 2006 abbiamo fatto una ricerca con l’università di Chieti e dall’analisi dei dati è emerso che questo territorio per quanto riguarda le rapine era quasi ai livelli del Napoletano. Ora la situazione è migliorata, ma di rapine ce ne sono comunque tante. E anche contabilizzarle è difficile, perché l’area metropolitana si divide in almeno tre comuni e soprattutto in due province, quelle di Pescara e Chieti». Eppure, una volta la vigilanza sulle banche veniva effettuata in maniera diversa. «Negli anni 80 e 90 non era così», spiega Trivelli, «in ogni filiale c’erano le guardie giurate. Poi, via via sono sparite. Colpa dell’abbattimento dei costi. Oggi le uniche banche che hanno una presenza fissa sono quelle che hanno subìto parecchie rapine. Di solito, le aziende si decidono a metterne uno quando in una stessa filiale ci sono stati più casi». Casi che, oltre che sulle casse della banca, hanno conseguenze anche sui dipendenti. «Per qualcuno il rischio professionale è cadere da un’impalcatura, per noi è la rapina», spiega Trivelli, «un rischio che è anche difficilmente quantificabile perché l’Inail non ha una contabilità di questo tipo di fenomeni. All’istituto risulta solo se ti fai male, ma il fatto che una persona possa subire uno stress ogni volta che viene coinvolta in una rapina, non viene calcolato. Eppure, per questo motivo c’è gente che ha lasciato il lavoro, che ha dovuto cercare un aiuto psicologico. E c’è anche chi è riuscito a farsi riconoscere proprio dall’istituto un’inabilità al lavoro». (l.ve.)

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I sindacati: guardie giurate in una banca su 10ultima modifica: 2011-08-19T11:45:00+02:00da sagittario290