Minacce ai capitreno arriva la scorta delle guardie giurate

Cronaca

19 luglio 2011

Minacce ai capitreno arriva la scorta delle guardie giurate

Alta tensione a causa dei disagi sulla Milano-Mortara. La Cgil: «Ferrovieri aggrediti da chi non paga il biglietto»

di Simona Bombonato

image.jpgVIGEVANO. Milano–Mortara: il treno delle 18.08 da Porta Genova non parte, nei vagoni la temperatura è insopportabile e gli unici posti liberi sono allagati. Informazioni zero. La tensione sale, qualcuno perde la calma e raggiunge il capotreno. Che scende scortato dalle guardie anti-graffiti della stazione. Il giorno dopo stessa scena per il 17.53 partito due minuti in anticipo: ancora una coppia di guardie ad accompagnare il capotreno all’ufficio movimento e ancora minacce, raccontano alcuni testimoni, contro il personale dei treni. Filt Cgil stigmatizza, e lo stesso fa il portavoce della linea Stefano Garza. Tuttavia, dice Garza, «questo è il risultato del viaggiare in condizioni oltre ogni limite di sopportazione, tutti i santi giorni».

Trenord ha fatto sapere di continuare a monitorare la situazione, tenuto conto che la Milano-Mortara (20 capitreno in tutto) è tra i collegamenti candidati ad aggiudicarsi la maglia nera dei disservizi. Da lì a vedere degenerare le proteste in minacce e le minacce in aggressioni contro chi in quel momento rappresenta le ferrovie il passo è breve. La conferma arriva da Filt Cgil, con Massimo Colognese. «I dipendenti segnalano casi di minacce subite da parte di chi non paga il biglietto. Succede anche su altre linee, ma la Milano-Mortara ha un’aggravante: i disagi e l’esasperazione degli utenti, con la tensione che può provocare il solo fatto di salire su vagoni roventi in ritardo». Che non sia un alibi per bersagliare controllori e capitreno, avverte Colognese che a Trenord torna a chiedere un sistema di altoparlanti per comunicare i guasti restando in cabina. «E’ sempre un problema di investimenti, ma a nessuno fa piacere passare da un vagone e un altro per dire alla gente che tocca scendere, magari su un treno fermo da mezz’ora sotto il sole in aperta campagna».

L’altro giorno la tensione c’è stata a Porta Genova, per l’ R10529 delle 18.08 verso Alessandria inspiegabilmente arenato alla banchina.

Dopo quasi un quarto d’ora i pendolari hanno deciso di scendere per salire sul 10531 delle 18.40 in partenza dal binario 3. E’ stato quello il momento dell’intervento delle guardie giurate chiamate in carrozza a tutela del capotreno. Nel crescendo di proteste qualcuno avrebbe infatti minacciato verbalmente il ferroviere. «A noi non è stato spiegato il perchè del guasto – raccontano i pendolari – Qualcuno ha telefonato al numero verde di Trenord per sentirsi rispondere che si trattava di un problema alla motrice e che il treno sarebbe ripartito di lì a poco». Alle sei e mezzo l’annuncio: «18.08 in partenza». I pendolari allora si sono precipitati in mezzo ai binari, in massa all’assalto dell’R10529. Risultato, via da Milano alle 18.45 e a casa con mezz’ora di ritardo.

Il giorno dopo ancora momenti di tensione, sempre a Porta Genova, per il convoglio delle 17.53 partito in anticipo. «Era puntuale – si difende Trenord – qualcuno avrà avuto l’orologio indietro». Vero è che è esplosa la protesta e di nuovo sono intervenute le guardie giurate mentre sul 18.08, il convoglio successivo, alcuni pendolari appiedati erano sul punto di bloccare i vagoni stazionando davanti alle porte. Una situazione ai limiti fomentata dal rincaro del 10% sui titoli di viaggio, ormai deliberato dalla Regione. Da agosto il mensile Vigevano-Milano costerà dai 71 euro e 50 attuali a circa 80 euro. E solo venerdì scorso a Mortara quattro treni di punta hanno registrato nel complesso 69 minuti di ritardo. Domani a Vigevano il presidio Filt Cgil alla stazione.

http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2011/07/19/news/minacce-ai-capitreno-arriva-la-scorta-delle-guardie-giurate-1.735155

Minacce ai capitreno arriva la scorta delle guardie giurateultima modifica: 2011-07-20T11:30:00+02:00da sagittario290