Cronaca
Venerdì 01 Aprile 2011 08:47
Spaccata mortale, «a processo»
Redazione_2
BRINDISI – Si riparte dall’udienza preliminare e dall’ipotesi di “omicidio colposo con dolo eventuale” per stabilire la verità sulla morte di Marco Tedesco, ucciso a 28 anni, da un frammento di pallottola sparata da un vigilantes nel tentativo di impedire la fuga del ragazzo: epilogo tragico di un colpo in una stazione di servizio che fruttò cinquecento stecche di sigarette e cento euro. La Procura. Il pubblico ministero titolare del fascicolo ha chiesto il processo per la guardia giurata C. M., 46 anni, di Torchiarolo: fu lui a impugnare la pistola e far fuoco all’alba del 24 gennaio 2007, all’entrata del distributore di benzina “Q8”, nei pressi dello svincolo per Campi Salentina. L’azione penale è stata esercitata dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle nuove indagini preliminari avvenuta alla fine dello scorso mese di dicembre. Nuove perché è stata modificata la contestazione iniziale: da omicidio colposo a volontario con dolo eventuale. Anche e per effetto della ricostruzione dei fatti forniti dall’avvocato Giuseppe Lanzalone che assiste i genitori del ragazzo. Il pubblico ministero ha riqualificato il tutto dopo la pronuncia del Tribunale davanti al quale era stato già incardinato il processo per omicidio colposo.
Il vigilantes rischia di finire a processo per omicidio volontario con dolo eventuale davanti alla Corte d’Assise che vedrà assieme giudici togati e popolari nel caso in cui dovesse essere presentata e accolta la richiesta di rinvio a giudizio. La parte civile. Il legale ha chiesto la diversa qualificazione in occasione della prima udienza del processo davanti al giudice monocratico, lo scorso giugno, facendo riferimento sia agli esiti della perizia balistica, sia ai risultati dell’autopsia.