Cronaca
15 aprile 2011
Ladro acrobata cade e denuncia medico
Curioso strascico giudiziario dopo un salto nel vuoto per sfuggire all’arresto
SASSARI. Passerà alla storia come il ladro sfortunato che quando il colpo va male passa alle carte bollate. È questa l’inedita passione maturata da Antonio Gavino Cherchi, 33 anni, sassarese dal certificato penale notevole e dalla denuncia facile. Qualche settimana fa l’uomo ha incassato una vittoria significativa in tribunale: due imprenditori che lo avevano gonfiato di botte dopo averlo sorpreso all’interno del loro stabilimento sono stati condannati a otto mesi di reclusione ciascuno. Dopo avere fallito il colpo, Cherchi potrà passare all’incasso dai derubati per ritirare la provvisionale di 1.500 euro che gli è stata assegnata dal giudice monocratico.
Ora Antonio Gavino Cherchi ci riprova, anche se questa volta non lo ha picchiato nessuno. L’uomo ha presentato una denuncia querela nei confronti di un medico ospedaliero al quale rimprovera l’aggravamento delle lesioni derivanti dalla rovinosa caduta dalla mensa universitaria di via Dei Mille.
La sera dell’8 gennaio l’uomo era stato disturbato dall’arrivo del vigilante mentre, insieme a una complice rimasta sconosciuta, cercava di scassinare il distributore delle monete al primo piano dello stabile. Pur di evitare l’arresto, Cherchi non ci aveva pensato due volte e si era lanciato da una finestra del primo piano. L’atterraggio non era stato morbido, visto che Antonio Gavino Cherchi era finito in ospedale con una spalla lussata.
È nelle vesti di paziente che il giovane sassarese, assistito dall’avvocato Giuseppe Masala, si è rivolto alla magistratura per lamentare la mancata diagnosi di trauma cranico. Una lesione di cui, a dire di Cherchi, i medici dell’ospedale «Santissima Annunziata» non si sarebbero resi conto. Da qui la richiesta alla Procura di accertare le eventuali colpe mediche del sanitario di turno al pronto soccorso.
Responsabilità che, però, pare proprio non ci siano. Il sostituto procuratore Paolo Piras ha doverosamente aperto una inchiesta per lesioni colpose e ha iscritto il nome del medico nel registro degli indagati. Nei giorni scorsi il curioso caso è stato discusso nel corso di un incidente probatorio davanti al giudice delle indagini preliminari. La cartella clinica relativa al ricovero ospedaliero di Antonio Gavino Cherchi è stata esaminata dal medico legale Francesco Paribello e da un altro perito i quali hanno detto che sì, effettivamente cadendo dal primo piano il paziente si procurò un trauma cranico. I periti hanno «assolto» il medico di guardia al pronto soccorso. Lo specialista, assistito dall’avvocato Luca Accardo, non avrebbe commesso alcun errore. Dopo l’udienza il fascicolo è stato restituito al sostituto procuratore. L’archiviazione è quasi scontata.