LAVORO – EUROPA – LA COMMISSIONE UE AVVIA CONSULTAZIONE…

Lavoro

(2011-01-19)

LAVORO – EUROPA – LA COMMISSIONE UE AVVIA CONSULTAZIONE RAPPRESENTANTI LAVORATORI E DATORI LAVORO PER RIESAME ORARIO DI LAVORO

esterno-parlamento-europeo.jpg“Proprio nei giorni in cui a Torino si svolgeva il referendum sul piano aziendale della FIAT e in Italia si accendeva il dibattito sulle relazioni industriali, la Commissione europea rilanciava il riesame della direttiva UE sull’orario di lavoro, avviando la consultazione dei rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro.” Lo sottolinea Matteo Fornara della Rappresentanza della Commissione Ue a Milano, il quale fa presente come, in parallelo, l’esecutivo comunitario abbia presentato una relazione dettagliata sull’attuazione della direttiva da parte degli Stati membri dell’Unione”

“Il riesame – dice Fornara – si basa su una serie di obiettivi strategici per adattare l’orario di lavoro ai cambiamenti in corso, tutelando nel contempo la salute e la sicurezza dei lavoratori. I temi sui quali si chiede la posizione di sindacati e imprenditori sono, tra gli altri, i servizi di guardia, i periodi minimi di riposo, la problematica degli orari di lavoro eccessivi, una migliore conciliazione della vita lavorativa e di quella familiare, e i chiarimenti sugli ambiti in cui la legislazione può risultare poco chiara.

Da tempo tra le parti sociali è emerso un ampio consenso sulla necessità di modificare le regole al più presto. Le regole UE sull’orario di lavoro dovrebbero consentire una maggiore flessibilità per garantire ai rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro la possibilità di negoziare più efficacemente a tutti i livelli.

La relazione sull’attuazione della direttiva attualmente in vigore da parte degli Stati dell’UE identifica i punti principali di mancata osservanza o di incertezza del diritto nei vari paesi. L’Italia, ad esempio, esclude dall’applicazione della direttiva alcune categorie di lavoratori del servizio pubblico come le forze armate o la polizia, ma anche i servizi d’emergenza o gli impiegati delle biblioteche. Inoltre, nel nostro Paese non sono applicati i limiti previsti per i lavori pericolosi o stressanti nelle ore notturne.”

In proposito László Andor, commissario UE per l’occupazione, ha dichiarato: “Il riesame delle regole UE relative all’orario di lavoro è necessario, dato che l’attuale situazione non è sostenibile né politicamente né giuridicamente. Occorre un nuovo approccio all’orario di lavoro a livello UE, basato sul contributo delle parti sociali. La nuova relazione sull’attuazione delle attuali norme pubblicata oggi ci aiuterà ad andare oltre le discussioni del passato e a trovare una soluzione equilibrata che rifletta le esigenze reali dei lavoratori, dei consumatori e delle imprese”.

La Commissione ha presentato i risultati di alcuni studi indipendenti sull’impatto socio-economico delle regole relative all’orario di lavoro e di attività di ricerca sui cambiamenti dei modelli lavorativi. Emergono aspetti quali i possibili effetti dannosi per la salute di orari di lavoro eccessivi, gli attuali vincoli di spesa degli Stati membri e il problema delle carenze di personale specializzato, mentre i datori di lavoro del settore pubblico e di quello privato identificano modalità per ridurre l’impatto delle regole sull’orario di lavoro. La nuova direttiva potrebbe fungere da catalizzatore per migliorare l’efficienza e l’equilibrio tra vita privata e vita lavorativa.

La precedente proposta di modifica della direttiva, lanciata nel 2004, trattava proprio i temi dei servizi di guardia, la flessibilità da applicare ai periodi minimi di riposo, la flessibilità nel calcolo dell’orario di lavoro settimanale e il riesame dell’opt-out individuale dal limite delle 48 ore settimanali. Ma i lunghi negoziati non avevano portato a nessun risultato e nel 2009 il presidente della Commissione Barroso ha annunciato il nuovo riesame della direttiva. I rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro a livello UE hanno tempo fino alla fine di febbraio per comunicare alla Commissione i loro pareri sulle diverse opzioni di modifica della direttiva e poi l’iter raggiungerà come previsto il Consiglio dei ministri UE e il Parlamento europeo, a meno che le parti sociali non decidano di avviare un dialogo tra loro su questi aspetti.”.

(19/01/2011-ITL/ITNET)

LAVORO – EUROPA – LA COMMISSIONE UE AVVIA CONSULTAZIONE…ultima modifica: 2011-01-20T11:15:00+01:00da sagittario290