La moglie migliora, la guardia resta in cella

Cronaca

06/01/2011

La moglie migliora, la guardia resta in cella

IL DRAMMA DI ROE’ . Investigatori in attesa di poter interrogare la donna ferita martedì da un colpo esploso dalla pistola del marito. Per il vigilante è stato un incidente
Lievi progressi per Maddalena Spinelli, che gli inquirenti vorrebbero sentire al più presto Ombre nella versione di Nedrotti

06_17_bso_f1_324_medium.jpgMigliorano leggermente le condizioni di Maddalena Spinelli, la donna gravemente ferita da un proiettile partito dalla pistola del marito, Alvaro Nedrotti. Mentre lei all’ospedale Civile pare poter superare una prognosi che al momento del ricovero era di estrema gravità, lui resta in carcere a Canton Mombello, arrestato per tentato omicidio.

LA VERSIONE dell’incidente – il colpo esploso per errore – non ha ancora trovato nè conferme nè smentite da parte degli investigatori che stanno cercando di far luce sul dramma di Roè Volciano. La guardia giurata ha sostenuto davanti ai carabinieri che stava pulendo l’arma, e che il ferimento della moglie è la conseguenza di una tragica fatalità. Ma lo avrebbe sostenuto senza riuscire affatto a convincere Albero Rossi, il magistrato titolare dell’inchiesta, durante il primo dei molti interrogatori al quale sarà sottoposto. Da queste (pare non poche) ombre, la decisione di far scattare le manette ai polsi del 55enne agente della G4 di Brescia, società di vigilanza con sede in via Cozzaglio in città.

Il dubbio più grande da sciogliere è ovviamente se quando accaduto nella casa a corte al numero 4-6 di via Ascensione sia un tentato omicidio mascherato da incidente o davvero di un incidente. Su questo i carabinieri del capitano Lubello stanno lavorando, si può dire, in via principale.

MA SUBITO dopo l’ipotesi che si affaccia, e che si presenterebbe anch’essa come nodo da sciogliere nel caso fosse esclusa la volontarietà, è se lo sparo sia avvenuto mentre Nedrotti stava pulendo la pistola oppure sia l’esito di una sorta di gioco, di un uso disinvolto della calibro 9 d’ordinanza. La gradazione di imprudenza e negligenza insomma cambia. Il gioco finito tragicamente sarebbe un’ipotesi balenata nelle stesse parole della guardia giurata, che alle domande non avrebbe risposto con convincente coerenza.

A SOSTEGNO dell’incidente ci sono alcuni elementi: il colpo esploso è uno solo, in casa c’erano in quel momento tutti e tre i figli della coppia (Dario di 19 anni, Antonio di 17 e Marialaura di 13) e i vicini non avrebbero sentito grida tali da far pensare che prima dello sparo i due stessero litigando. Contro, le contraddizioni e l’atteggiamento del Nedrotti rilevati dai carabinieri. Ma se è un tentato omicidio ma non è un omicidio d’impeto allora non potrebbe che essere premeditato. E in questo caso occorrerebbe un movente valido che, allo stato delle indagini, non sarebbe ancora emerso.

A parte quanto potrà dire la guardia giurata, per avere maggiore chiarezza su quando sia successo veramente martedi nella camera da letto della famiglia Nedrotti le più attese sono le parole della moglie che è stata ferita alla nuca. Ma gli inquirenti ieri non avevano potuto ancora sentire la 45enne casalinga di origini pugliesi per via delle condizioni di salute ancora piuttosto critiche anche se in miglioramento.

Eugenio Barboglio

La moglie migliora, la guardia resta in cellaultima modifica: 2011-01-07T11:00:00+01:00da sagittario290