Cinquant’anni ai banditi che uccisero la guardia giurata Morandi


Lodi Pavia

Cronache locali

4 dicembre 2010

Cinquant’anni ai banditi che uccisero la guardia giurata Morandi

La tentata rapina era avvenuta la sera del 2 novembre 2006 lungo la strada statale 235, a poche centinaia di metri dal casello autostradale. I ladri si erano lanciati contro il portavalori con un furgone, uccidendo nell’urto Morandi

281096-assaltodepascale.jpgPieve Fissiraga, 4 dicembre 2010 – Colpevoli di tutti i capi di imputazione, a parte un paio di furti di mezzi usati per le rapine: si è conclusa con due condanne il processo a due membri della gang che il 2 novembre del 2006 ha ucciso la guardia giurata dell’Ivri Enrico Morandi, 51 anni, alla guida del furgone portavalori blindato assaltato a colpi di kalashnikov. La sentenza letta ieri in aula dal giudice Andrea Pirola ha decretato la condanna a 30 anni di carcere per il 52enne sardo Edoardo Atzeni, e 20 anni di reclusione per il 57enne di Valdidentro (Sondrio) Sandro Canclini, due tra i nove arrestati che hanno scelto di avvalersi del rito abbreviato. Il pubblico ministero Daria Monsurrò aveva chiesto l’ergastolo per Atzeni e 20 anni per Canclini, che aveva collaborato fin da subito con gli inquirenti addossandosi la responsabilità di alcune rapine compiute dalla banda, anche se non di quella di Pieve Fissiraga. A lui sono state riconosciute le attenuanti per la collaborazione.

La tentata rapina era avvenuta la sera del 2 novembre 2006 lungo la strada statale 235, a poche centinaia di metri dal casello autostradale. I ladri si erano lanciati contro il portavalori con un furgone, uccidendo nell’urto Enrico Morandi, guardia giurata lodigiana. I banditi avevano speronato il mezzo, bloccato il traffico e minacciato gli automobilisti con armi da guerra, mentre uno di loro aveva tentato di aprire il furgone armato di bombole e fiamma ossidrica, puntando al contenuto di oltre un milione di euro tra contanti e titoli. Sul posto era arrivata la Polizia, che aveva ingaggiato uno scontro a fuoco coi banditi, fuggiti a mani vuote a bordo di due auto. Le successive indagini avevano portato nel dicembre dello stesso anno all’arresto dei nove componenti del gruppo nell’hinterland di Milano, mentre stavano per mettere in atto l’ennesimo colpo. La Polizia aveva poi trovato nel garage del capobanda la Bmw e l’ Audi usate per il colpo a Pieve Fissiraga, con dentro alcune delle armi usate proprio in quella rapina.

La procura di Lodi ha accusato della rapina anche Canclini sulla base del suo cellulare, risultato agganciato a una cella di Pieve Fissiraga. A carico di Atzeni c’era invece il suo dna, trovato su un paio di guanti nel garage e su un passamontagna che sarebbe stato usato proprio in quella rapina. Le difese avevano chiesto l’assoluzione, sostenendo che fosse impossibile provare la presenza dei due sullla scena della tentata rapina, tesi rigettata dalla sentenza di ieri che ha sostanzialmente accolto le richieste dei pm. Alla banda, professionista del settore, sono state contestate anche altre 7 rapine messe a segno dal 2002 al 2006.

Cinquant’anni ai banditi che uccisero la guardia giurata Morandiultima modifica: 2010-12-05T12:00:00+01:00da sagittario290