Uno Bianca: permesso premio per Marino Occhipinti


Bologna

Cronaca

30 MARZO 2010

Uno Bianca: permesso premio per Marino Occhipinti

L’ex poliziotto, uno dei killer della sanguinaria banda di bologna, parteciperà alla via Crucis in un paese del Padovono. Il tribunale di Sorveglianza gli ha infatti concesso cinque ore di libera uscita

9.jpgBOLOGNA, 30 MARZO 2010 – Cinque ore di permesso premio per partecipare a una Via crucis a Sarmeola di Rubano, nel Padovano, assieme ad altri detenuti e accompagnato da operatori sociali. Succederà il prossimo 2 aprile per Marino Occhipinti, l’ex poliziotto che faceva parte della banda della Uno Bianca, condannato all’ergastolo, per i reati di associazione a delinquere, omicidio volontario e rapine .

Una decisione che non piace all’associazione delle vittime: ‘’Non possiamo tollerarlo – ha chiarito Rosanna Zecchi, presidente dell’associazione – perche’ lui e’ stato zitto per sette anni. Sapeva cosa faceva la banda e avrebbe potuto salvare altre vite se avesse parlato’’. Contrarissimo anche Luigi Beccari, il papa’ di Carlo, la guardia giurata uccisa appunto da Occhipinti il 19 febbraio 1988 durante l’assalto a un furgone davanti alla Coop di Casalecchio di Reno (Bologna). ‘’Non sono d’accordo nemmeno su un permesso di poche ore. Lui mi ha rovinato la vita e deve stare dentro’’, si e’ sfogato Beccari che ha 73 anni ed e’ infermo a letto.
 

Negli ultimi anni Occhipinti, in carcere dal 29 novembre 1994, aveva chiesto piu’ volte permessi premio, sempre rifiutati. Dopo 16 anni, ieri e’ arrivato l’ok con un decreto firmato dal giudice Giovanni Maria Pavarin. ‘’Sono tre pagine di motivazioni puntigliose e precise – ha spiegato l’avvocato di Occhipinti, Milena Micele del foro bolognese – in cui non c’e’ solo un richiamo agli articoli di legge che consentono i permessi, ma anche l’analisi di piu’ profili, ad esempio la sua condotta in carcere, il grado di pericolosita’ sociale, la dissociazione concreta che e’ stata riconosciuta da una sentenza di appello del 2001 come attuata da Occhipinti nel 1988, il suo percorso di rivisitazione critica, oltre che il parere della direzione carceraria’’.

Ma aldila’ di tutto, i familiari delle vittime restano sulla loro posizione. ‘’Sappiamo che la legge e’ dalla sua parte ma noi non possiamo perdonarlo’’, ha sentenziato la Zecchi. E poi rivolgendosi al giudice Pavarin, ha aggiunto: ‘’Se ci avesse informato prima… Noi non gli avremmo detto ‘No, non lo faccia’, ma almeno un minimo di sensibilita’ avrebbe potuto averla. I giudici non si mettono mai dalla parte delle vittime’’.

Uno Bianca: permesso premio per Marino Occhipintiultima modifica: 2010-03-31T11:00:00+02:00da sagittario290