Appiccano il fuoco ad una inchiodatrice del polo conciario

Edizione AVELLINO

26/12/2009

Pietro Montone

Solofra. Appiccano il fuoco ad una inchiodatrice del polo conciario; in quattro finiscono nei guai perché sospettati di essere gli autori del grave gesto.

1241266914.jpgÈ successo la notte scorsa, nella zona industriale di Solofra, in via nuova Asi, poco dopo le quattro. Da un opificio divampano le fiamme; sul posto si precipitano i carabinieri della locale stazione e le GUARDIE GIURATE della Cosmopol. Sul posto immediatamente accorrono anche i vigili del fuoco del comando provinciale di Avellino, che in poco tempo sono riusciti a domare le fiamme che però avevano già danneggiato i macchinari presenti nella struttura. Nel frattempo partono le verifiche e le indagini. Nei pressi dell’azienda vengono notati quattro giovani, tutti di età compresa tra i 25 e i 35 anni e residenti tra Baronissi e Fisciano. Come poi accertato dai carabinieri del maresciallo Giuseppe Friscuolo, di questi uno solo risulta avere dei precedenti penali, mentre gli altri tre sono assolutamente incensurati. I quattro giovani, la cui posizione è ora al vaglio dei carabinieri, sono stati fermati proprio dagli stessi militari e dal personale della Cosmopol, poco dopo il rogo e vicino all’azienda conciaria andata a fuoco. I quattro, sospettati di essere coinvolti nell’episodio ai danni dell’azienda conciaria di proprietà di una donna solofrana, sono ora nella caserma di Solofra, dove i militari stanno valutando responsabilità ed eventuali moventi che li avrebbero portati a compiere quel gesto. Per ora vige però il massimo riserbo, essendo necessarie ulteriori attività d’indagine, svolte di concerto con la Procura della Repubblica di Avellino diretta dal procuratore Aristide Mario Romano. L’azienda, che, come detto, è di proprietà di una solofrana, di 48 anni, non risulta coperta da assicurazione contro l’incendio e i danni, benché non ancora quantificabili, sono abbastanza ingenti. Sul grave fatto è intervenuto anche il sindaco di Solofra, Antonio Guarino. «L’episodio di questa notte – dice il primo cittadino – rappresenta un campanello d’allarme. Il nostro territorio e l’industria conciaria, che ne è il motore economico, stanno attraversando una fase di estrema difficoltà. Simili gesti criminali frustrano gli sforzi di quegli imprenditori che quotidianamente provano a fare impresa ed a spendersi per la crescita economica e sociale del territorio. La maggioranza amministrativa esprime la più viva solidarietà ai proprietari dell’azienda presa di mira. Si tratta di un fatto estremamente grave. La nostra è una comunità operosa che ha saputo trovare nel lavoro la strada maestra per la propria crescita. Queste incursioni della criminalità rappresentano un cancro che rischia di compromettere in maniera definitiva il benessere del nostro territorio, delle nostre famiglie. Un cancro che va sradicato in maniera decisa prima che vengano intaccate tutte le componenti della società. La risposta delle istituzioni deve essere netta. Esprimiamo piena fiducia ed apprezzamento nelle capacità delle forze dell’ordine e delle autorità inquirenti ma allo stesso tempo rivolgiamo loro l’invito a perseguire certamente gli autori materiali del gesto ma ad ampliare il raggio dell’inchiesta fino a fare luce anche sui possibili mandanti e sulle motivazioni». Esprimiamo piena fiducia ed apprezzamento nelle capacità delle forze dell’ordine e delle autorità inquirenti ma allo stesso tempo rivolgiamo loro l’invito a perseguire certamente gli autori materiali del gesto ma ad ampliare il raggio dell’inchiesta fino a fare luce anche sui possibili mandanti e sulle motivazioni». Esprimiamo piena fiducia ed apprezzamento nelle capacità delle forze dell’ordine e delle autorità inquirenti ma allo stesso tempo rivolgiamo loro l’invito a perseguire certamente gli autori materiali del gesto ma ad ampliare il raggio dell’inchiesta fino a fare luce anche sui possibili mandanti e sulle motivazioni». Esprimiamo piena fiducia ed apprezzamento nelle capacità delle forze dell’ordine e delle autorità inquirenti ma allo stesso tempo rivolgiamo loro l’invito a perseguire certamente gli autori materiali».

Appiccano il fuoco ad una inchiodatrice del polo conciarioultima modifica: 2009-12-27T11:00:00+01:00da sagittario290

Ruba all’Auchan inseguito e bloccato

Edizione CIRC_NORD

08/12/2009

NOLA

Ruba all’Auchan inseguito e bloccato

carabinieri-in-servizio.jpgI carabinieri hanno arrestato Aniello Di Sarno, 28enne, di Somma Vesuviana. È stato sorpreso e bloccato dai militari e dai VIGILANTES mentre tentava di fuggire dal supermercato Auchan, dopo essersi impossessato di vari prodotti elettronici, dai quali aveva rimosso il dispositivo antitaccheggio, del valore complessivo di 250 euro.

Ruba all’Auchan inseguito e bloccatoultima modifica: 2009-12-09T11:00:00+01:00da sagittario290