FOSINONE
Cronaca
29/11/2009
Fanno saltare il bancomat col gas
Se ci fossero riusciti avrebbero portato a casa un bel bottino, visto che il sistema era stato ricaricato con alcune decine di migliaia di euro in vista del fine settimana, ma qualcosa è andato storto.
Erano all’incirca le 2.55 della notte tra venerdì e sabato quando, alla centrale operativa della Questura di Frosinone è arrivato l’allarme dalla Banca Nazionale del Lavoro di Piazza Caduti di Via Fani. Immediatamente sul posto è intervenuta una pattuglia della Sezione Volanti e il metronotte di turno. Al loro arrivo, però, non hanno trovato nessuno. Probabilmente il ladri, resisi conto dell’allarme, sono fuggiti lasciando sul posto gli «attrezzi da lavoro». Gli agenti, infatti, dopo un attento controllo hanno rilevato che l’uscita di emergenza della banca, posta al lato dell’istituto di credito, presentava diversi segni di effrazione, dimostrazione, questa, che fa presumere che i ladri abbiano tentato, senza riuscirci, di entrare all’interno. Inoltre, appoggiati in terra, accanto allo sportello bancomat, hanno trovato alcuni tubi di alluminio, uno dei quali era infilato nella bocchetta di uscita del denaro, sicuramente con l’intento di immettere del gas all’interno del bancomat per farlo saltare in aria e poter «prelevare» i contanti. Questo tentativo segue ad un altro avvenuto all’incirca un mese fa, sempre ai danni della Bnl, con le stesse modalità. Il che fa ritenere agli investigatori che si tratti delle stesse persone. Quel colpo, però, fallì perché i ladri furono disturbati da un passante che notò tre persone che stavano manomettendo il bancomat e che, alla vista dell’uomo, fuggirono a bordo di un’auto. Il testimone, in quella circostanza, avvertì immediatamente la polizia che si mise sulle tracce dei malviventi grazie anche alle indicazioni del numero di targa che era riuscito a prendere l’uomo. Quella targa, però risultò rubata. Ora, la Polizia Scientifica è al lavoro per rinvenire le eventuali impronte digitali e la Squadra Mobile per indagare sul tentato furto collegato, quasi sicuramente, a quello di un mese fa.
Marilena Colagiacomo