Retromarcia, Borgo Roma rinuncia ai vigilantes privati

Cronaca

29/11/2009

Retromarcia, Borgo Roma rinuncia ai vigilantes privati

SICUREZZA. Il comitato in assemblea ha incontrato il nuovo dirigente del commissariato
I negozianti: «Troppo costoso» Venturi: «La polizia ha invitato i residenti a fare segnalazioni» Martedì discussione in Consiglio

29_13_are_f1_227_medium.jpgInversione di rotta. Fuori dai negozi di Borgo Roma non stazionerà alcuna guardia privata per prevenire le rapine che, nell’ultimo periodo, si sono intensificate in concomitanza con i primi acquisti natalizi. A tale conclusione sono giunti, durante la cena di venerdì sera, i soci del comitato «Vivi Borgo Roma», a cui aderiscono in tutto 127 commercianti. La proposta di assoldare i vigilantes per l’avvicinarsi delle festività, sorta da un gruppo di sei negozianti in seguito alle due rapine e al furto avvenuti nel giro dell’ultima settimana, «è caduta nel vuoto perché abbiamo concluso insieme che non ne vale la pena», dice Alberto Formenti, presidente di «Vivi Borgo Roma, che si era occupato d’informarsi sul costo del servizio.

Tra i motivi della rinuncia, spiega Fabio Venturi, presidente della quinta circoscrizione, anche lui presente all’assemblea, c’è innanzitutto «il costo proibitivo di un’eventuale vigilanza privata, che ricadrebbe sulle tasche degli esercenti e potrebbe rivelarsi efficace solo se ingaggiata per sorvegliare negozi concentrati in piccoli agglomerati, non certo quelli di un intero quartiere». Insomma tutti d’accordo per il «no»: anche chi, qualche giorno fa, affermava di vedere di buon occhio la presenza di una guardia davanti alla porta del proprio negozio, per il fatto di essere già stato vittima di furti e rapine, ad opera di banditi armati e incappucciati o di finti clienti. E che ora si ritrova a scrutare con sospetto ogni persona sconosciuta che entra in negozio.

E allora cosa si fa? Per prevenire furti, scippi e rapine, che comunque circoscrizione e questura negano essere il campanello di un «allarme sicurezza» a Borgo Roma, si punta a rinsaldare la collaborazione tra negozianti e forze dell’ordine. Sull’argomento, pur trattato a inizio cena in modo veloce, come sottolinea Venturi, perché non compreso nell’ordine del giorno, i commercianti hanno ricevuto la disponibilità del nuovo commissario capo di Borgo Roma, Cristina Rapetti, la quale è intervenuta per presentarsi.

«La dirigente, ricordando i mezzi a disposizione, come le volanti sul territorio e i poliziotti di quartiere», spiega Venturi, «ha invitato i negozianti a non risparmiarsi nel fare segnalazioni utili alla polizia. E loro, dall’altro lato, hanno richiesto qualche passaggio a piedi in più da parte dei poliziotti».

La polizia, peraltro, non è contraria all’installazione di telecamere nei negozi, nè alla presenza dei vigilantes.

Venturi anticipa quindi la sua replica ai rappresentanti del Pd della quinta circoscrizione (in primis il capogruppo Andrea Magro), i quali hanno annunciato un’interrogazione o una domanda sulla questione nel prossimo consiglio, martedì sera, «per vederci chiaro»: «Dal Pd non vedo salire proposte, ma solo la volontà di buttare benzina sul fuoco», dice Venturi. «A chi si chiede dove siano i risultati conseguiti nel quartiere dalle forze dell’ordine, rispondo che la maggior parte dell’enorme lavoro della polizia non viene sbandierato. Proprio nei giorni scorsi, per esempio, è stata portata a termine una grossa operazione di controllo del territorio, insediamenti nomadi compresi. È grazie ad azioni come questa che la gente di Borgo Roma può uscire di casa più tranquilla».

Lorenza Costantino

Retromarcia, Borgo Roma rinuncia ai vigilantes privatiultima modifica: 2009-11-30T11:30:00+01:00da sagittario290