Un’arma da guerra nella borsa senza saperlo, rimesso in libertà

Domenica 11 Ottobre 2009,

Ed: VENEZIA
Pagina: 22

Un’arma da guerra nella borsa senza saperlo, rimesso in libertà

484036b89dd30_zoom.jpgCAMPONOGARA – Diego Biasion, il quarantaseienne di Prozzolo di Camponogara finito nei guai per aver custodito la borsa contenente un’arma da guerra di un amico, è stato rimesso in libertà. Lo ha stabilito il giudice del tribunale di Venezia, dopo aver esaminato con attenzione il fascicolo che coinvolge Diego Biasion, difeso dall’avvocato Pascale De Falco, e Loreno Favaretto.  

La rimessa in libertà è stata decisa per il comportamento di collaborazione tenuto dallo stesso Biasion nel corso delle indagini. Il quarantaseienne ha cercato di spiegare perché abbia tenuto la borsa in casa sua, ribadendo di non sapere che al suo interno celava un contenuto così pericoloso. L’uomo, infatti, ha sempre sostenuto d’aver ricevuto la borsa da C.M., mamma della guardia giurata M.Z., che in un primo tempo aveva denunciato la scomparsa della pistola, per poi ammettere d’averla venduta per 1.500 euro a Favaretto. Arrivati in possesso della borsa, però, i militari hanno trovato, oltre ad una Beretta militare rubata ad un poliziotto, pure dei passamontagna ed un anestetico. La guardia giurata, a quel punto, ha detto che la pistola è di G.D.C., noto pregiudicato. La questione è ancora aperta, ma la posizione di Biasion, ormai, pare quella del semplice ed ignaro custode. (G.d.Cor.)

Un’arma da guerra nella borsa senza saperlo, rimesso in libertàultima modifica: 2009-10-12T11:15:00+02:00da sagittario290