Quattro evasi dall’Istituto minori di Airola

26 ottobre, 23:30

Quattro evasi dall’Istituto minori di Airola

Hanno aggredito le guardie penitenziarie e sono scappati a bordo di un’auto

carcere.jpgROMA – Quattro detenuti, tutti di nazionalità italiana, sono evasi in serata dall’istituto per minori di Airola, nel beneventano. I quattro – secondo quanto si é appreso da fonti penitenziarie – avrebbero aggredito gli agenti penitenziari (due di essi hanno fatto ricorso alle cure mediche) e sarebbero fuggiti dall’istituto di pena a bordo di una vettura 156 Alfa Romeo, parcheggiata al di fuori del penitenziario, nei dintorni del centro abitato.

“Quello che è accaduto nel carcere minorile di Airola, da dove sono evasi quattro detenuti, potrebbe avvenire anche negli istituti penitenziari per adulti: ormai è vera emergenza sovraffollamento e disorganizzazione”. Ad affermarlo è Leo Beneduci, segretario generale del sindacato Osapp, che punta l’indice contro “la cattiva organizzazione da parte del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e della giustizia minorile”. “A fare le spese di tutto ciò è sempre e soltanto la polizia penitenziaria. Per altro – aggiunge Beneduci – uno degli evasi da Airola sarebbe ritenuto responsabile dell’omicidio di una guardia giurata, e all’amministrazione era stato fatto presente di non trasferire un detenuto di tale pericolosità proprio nel carcere di Airola”. “L’evasione è stata stata preceduta da una finta sommossa. Si registra il ferimento di due agenti di polizia penitenziaria in servizio” riferisce il segretario Generale della UIL PA Penitenziari Eugenio Sarno, secondo cui l’ episodio “conferma appieno gli allarmi” lanciati sullo stato del sistema penitenziario dai sindacati del settore. “Ora – sostiene – il Governo deve fare mea culpa e provvedere con immediatezza alle prima e vera emergenza: la grave deficienza organica del personale . Sono ben 5mila le unità di polizia penitenziaria che mancano agli organici ufficiali. Nella sola Giustizia Minorile il gap è pari a circa il 30%. Incredibilmente nessuno parla di uomini ma solo di carceri da costruire e questi sono, purtroppo, i risultati”.

Sono tutti originari di Napoli i quattro detenuti evasi. I quattro, Giuliano Landieri, Manuel Brunetti, Giovanni Savarolo e Marcello Picardi, nel frattempo divenuti maggiorenni, vengono dai quartieri di Scampia e Ponticelli, periferia di Napoli. Due sono accusati di omicidio, gli altri due erano rinchiusi per detenzione e traffico di droga. L’evasione è stata preceduta da una finta sommossa. Approfittando della pausa cena, i quattro detenuti sono riusciti ad immobilizzare due guardie carcerarie nel refettorio, aggredendole con pugni e testate al volto. Impossessatisi delle chiavi di uno degli agenti di custodia, i quattro sono usciti dal portone e sono riusciti a impadronirsi di un’auto, una Alfa 156, rapinandola a un passante in Corso Caudino. Dopo che è scattato l’allarme, il comando provinciale dei carabinieri di Benevento ha istituito numerosi posti di blocco, ma dei quattro evasi al momento si sono perse le tracce. Intanto le due guardie carcerarie ferite, le cui condizioni non sono giudicate particolarmente gravi, sono state ricoverate nell’ospedale ‘Rummo’ di Benevento.

Quattro evasi dall’Istituto minori di Airolaultima modifica: 2009-10-27T11:00:00+01:00da sagittario290