Furto nel cimitero di Folzano

Criminalità

martedì 30 giugno 2009

Furto nel cimitero di Folzano

(red.) Nella notte tra lunedì e martedì c’è stato un furto al cimitero di Folzano: il bottino è di circa 450 vasi prevalentemente in rame. I tre accessi del cimitero, ha raccontato il custode, erano chiusi con catene e lucchetti, che sono stati tagliati e rimossi.

“Questo è, purtroppo, l’ultimo dei numerosi furti avvenuti nei cimiteri periferici”, ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici del comune di Brescia, Mario Labolani. La settimana scorsa, sempre a Folzano, durante la pausa pranzo, era stato rubato il braccio meccanico che automatizza il cancello principale. “Non sono da dimenticare”, ha ricordato Labolani, “anche i furti nei cimiteri di Fornaci, S. Francesco, Santa Eufemia e Buffalora” (vedi qui). Ma non è solo la città nel mirino dei ladri sacrileghi, che hanno colpito spesso anche in provincia (vai all’articolo) 

Dopo l’ennesimo episodio, l’assessore ha annunciato che verrà chiesto a Polizia e Carabinieri di predisporre una serie di controlli esterni durante le ore notturne, verranno predisposti una serie di nuovi controlli da parte degli istituti di vigilanza privata e verrà velocizzato il progetto campione di videosorveglianza già previsto per il cimitero di Fornaci redatto da Brescia Mobilità. A seguito di questo progetto è prevista l’installazione di sistemi di videosorveglianza anche negli altri cimiteri periferici.

L’assessore Labolani ha aggiunto che “è grande il rammarico per quanto è accaduto. Sono fortemente dispiaciuto per tutti quei cittadini che sono stati colpiti in uno dei loro valori più importanti: il ricordo. Assicuro il mio impegno totale per far si che questo non accada più. Chiederò all’assessore al Bilancio Di Mezza di aumentare il bilancio in maniera straordinaria per risolvere questi problemi. Mi auguro che i controlli, già iniziati da parte delle forze dell’ordine, portino all’individuazione dei responsabili che, considerati i materiali degli oggetti rubati, bronzo e rame, vanno ricercati nei campi nomadi anche della provincia”.