Edizione CIRC_NORD
28/07/2009
Afragola, raid nella notte. Banditi ripresi dalle telecamere: mezzo chilo di esplosivo nel caveau
Assalto con bomba all’Ikea, bruciato il bottino
DALL’INVIATO GIGI DI FIORE Afragola. I due uomini hanno il volto coperto. Forse è un passamontagna, forse una calza di nylon. Le telecamere li inquadrano mentre armeggiano con un piede di porco sul tubo che collega il caveau della cassaforte con le singole casse dell’ipermercato della mitica società svedese dai colori blu e giallo. Sono loro, i ladri dell’esplosivo che alle due del mattino di ieri hanno tentato il colpo grosso: portare via tutti gli incassi domenicali dell’Ikea di Afragola. Le telecamere di sicurezza li riprendono, poi si distingue la vibrazione del gran botto provocato dall’esplosivo nel tubo divelto. Un congegno con batteria, manovrato a decine di metri di distanza per sicurezza. Ne resteranno dodici metri di fili, che gli uomini della polizia scientifica ora dovranno esaminare. «Mi hanno avvertito subito, intorno alle tre del mattino – dice il direttore dell’Ikea Napoli, Antonio D’Angelo – Non sappiamo ancora l’entità del furto. I danni alla struttura aperta al pubblico sono di lieve entità, solo la controsoffittatura. La clientela del lunedì non si è accorta di nulla. E, per fortuna, nessuno si è fatto male». A destra dell’ingresso che da sulle casse, un telone blu copre i danni e una transenna evita passaggi di curiosi. Lo squarcio interno è visibile a destra del «tavolo imballaggio», dove i clienti fanno i pacchi degli acquisti deteriorabili o di merce fragile. Anche in questo caso, un telone copre la falla e un cartello avvisa che si tratta di zona off limits. Osservano i VIGILANTES, mentre di sotto si fa la stima dei danni. Dopo aver distrutto la porta blindata dello stanzone con la cassaforte, i due uomini delle immagini tv hanno fatto scoppiare il loro esplosivo. La pioggia di euro li avrà colti di sorpresa, anche perchè l’esplosivo usato, c’è chi dice addirittura mezzo chilo, era tanto potente da averne bruciate e danneggiate a centinaia. Era l’incasso domenicale che dalle casse blu, attraverso un sistema di tubi pneumatici, entra in cassaforte. I ladri erano bene informati, come erano bene informati i loro colleghi che il 16 giugno dello scorso anno, sempre nella notte tra una domenica e un lunedì, usarono la stessa tecnica per svaligiare la cassaforte dell’Ikea di Roccadelle in provincia di Brescia. Portarono via centomila euro. Chissà che non siano bande collegate, di certo bene informate sul sistema utilizzato per conservare gli incassi fino all’arrivo dei portavalori. Tra i 450 dipendenti dell’Ikea Napoli, nessuno sa fornire molti particolari. Il servizio sicurezza dell’ipermercato aiuta gli agenti di polizia del commissariato di Afragola, diretto da Pietropaolo Auriemma, a ricostruire l’accaduto. Di solito, di domenica si raccoglie un incasso consistente. Ma era una domenica di luglio, per questo le presenze erano inferiori al solito. Ma gli incassi comunque erano variabili tra i 200 e i 250 mila euro. Un buon 40 per cento dei ricavi, però, arriva da transazioni con carte di credito. Così, la liquidità in cassaforte non superava i 160 mila euro. Saranno riusciti i ladri a portare via banconote non danneggiate, da poter utilizzare? È un mistero. Di certo, l’Ikea è assicurato sul rischio di eventuali rapine. Di certo, nei locali c’è un sistema di video sorveglianza che aiuterà a ricostruire nei dettagli come si sono mossi i due ladri e i loro complici all’esterno. Gli inquirenti sperano di poterne trarre dettagli utili alle indagini. Il sedici febbraio scorso, sempre all’Ikea di Afragola, un gruppo di sette rapinatori assalì i VIGILANTES dell’istituto «Il Notturno», che prelevavano parte degli incassi da portare al sicuro. Allora, il bottino fu di 200mila euro. Chissà stavolta. «È tutto ancora incerto, ma l’attività commerciale continua senza problemi», spiega il direttore D’Angelo.