Ladri acrobati allo Zuccherificio

Cronache

(Pubblicato il 20/03/2009)

Ladri acrobati allo Zuccherificio: rubati cavi per 50mila euro

In una settimana si sono verificati tre colpi, per un danno materiale gravissimo. L’ultimo furto, quasi incredibile, durante la notte scorsa: la banda specializzata ha tranciato i cavi elettrici pieni di rame a un’altezza di sei metri, camminando sulle canaline. Poi ha fatto strisciare centinaia di metri di filo costosissimo da sotto il cancello e si è allontanata a bordo di un furgone. Aperta una indagine, mentre si pensa a potenziare la sorveglianza della fabbrica. Ma si respira preoccupazione: la campagna saccarifera si avvicina, e i furti rischiano di compromettere le attività già precarie dell’impianto.

5030.jpgTermoli. Nemmeno i trapezisti e i giocolieri di Nando Orfei ci sarebbero riusciti. Ce l’hanno fatta invece i ladri di cavi elettrici che nella notte scorsa hanno messo a segno un incredibile furto allo Zuccherificio del Molise. Ancora un altro, che si aggiunge ai due episodi della settimana scorsa. Ingentissimi i danni: la stima – provvisoria, e informale – parla di oltre 50mila euro di materiale sottratto e lavori di ripristino necessari per riportare lo stabilimento alla sua “normalità”.

Rubati centinaia di metri di cavi elettrici fatti di rame, pesantissimi e disposti a un’altezza di sei o sette metri. Una dinamica davvero al limite del possibile, che secondo le forze dell’ordine intervenute per raccogliere la denuncia e avviare le indagini, va ricondotta a una banda specializzata. Una banda che, a quanto pare, nonostante i tanti precedenti presso le aziende del Nucleo Industriale di Termoli e nello stesso impianto saccarifero, continua ad agire indisturbata, a restare impunita e a non essere identificata.
 
La scoperta è stata fatta questa mattina, quando gli operai e gli impiegati sono arrivati in fabbrica e si sono accorti che i cavi utilizzati per portare corrente ai macchinari erano scomparsi. Si tratta di materiale di valore, con una sezione di circa tre centimetri realizzata completamente in rame, e particolarmente costosi. I ladri, che non hanno lasciato segni di effrazione, hanno camminato sulla canaline, ad almeno sei metri d’altezza, facendo bene attenzione a non recidere i fili nei punti pericolosi, dove passa la corrente elettrica che viaggia a oltre 6000 volt. Un’operazione degna di professionisti del settore, insomma. E il plurale, in questo caso, non è un’ipotesi ma una certezza, dal momento che per portare a termine un furto del genere occorrono almeno 5 persone che hanno lavorato senza sosta per almeno quattro ore. I cavi sono stati passare sotto il cancello che delimita l’accesso alla fabbrica dalla strada che conduce al Nucleo Industriale dal lato del bivio per Portocannone, con molta attenzione, facendoli strisciare a terra. Eppure, nonostante questi “accorgimenti” che hanno richiesto tempo e fatica, nessuno ha notato nulla. Il vigilantes che sorveglia attraverso i monitor lo Zuccherificio non si è accorto di nulla perché, a differenza di quanto accaduto pochi giorni fa, la banda ha agito in una zona buia e priva di telecamere. Un particolare, questo, che aggiunge una luce sinistra all’episodio: come facevano i ladri a sapere questo particolare? L’inchiesta avviata dai carabinieri di Termoli, chiamati dalla dirigenza questa mattina, dovrà tenere conto anche di questo particolare, così come delle molte impronte di scarpe e pneumatici lasciati sulla terra bagnata dalla pioggia. Ma è difficile risalire all’identità degli autori del furto, che potrebbero essere fra l’altro le stesse persone che hanno messo a segno un colpo simile qualche giorno fa.

Infatti nell’ultima settimana sono ben tre i furti di cavi ai danni dello Zuccherificio. A parte quello di stanotte, vanno registrati quello avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorso, e quello nella notte tra sabato e domenica.

Nel primo caso i malviventi sono stati notati dalle telecamere collegate con i vigilantes preposti al controllo della fabbrica. Cinque persone in tutto, che tuttavia hanno fatto in tempo a caricare diverse decine di metri di cavi elettrici e ad allontanarsi prima dell’arrivo dei carabinieri. Il vigilantes, del resto, è solo uno per esigenze di “budget”, mentre lo Zuccherificio è molto grande. Quasi impossibile perciò garantire una sorveglianza costante in tutte le aree, specialmente tenendo conto che le telecamere non sono state installate dappertutto.

La notte successiva altro colpo con analoga dinamica: sono stati portati via altri cavi già tagliati e i responsabili sono spariti nella notte. Diventa perciò quasi incredibile che stanotte sia stato messo a segno un altro furto, e per giunta con una dinamica tanto azzardata e tempi così lunghi. Eppure è accaduto, per un danno materiale enorme.
 
Rabbia e sconforto in fabbrica, dove si respira un’atmosfera di grande preoccupazione. Lo Zuccherificio è da molti mesi in apprensione per le sorti produttive dello stabilimento, affatto definite. I furti aggiungono tensione e destano interrogativi inquieti. Certo, ora siamo a marzo e c’è tempo per ripristinare impianti e macchinari in attesa di avviare la campagna saccarifera. Ma se gli episodi, che costano molto alle magre casse dell’azienda, dovessero andare avanti, la stessa campagna potrebbe venire compromessa. La vicenda sta diventando decisamente grave, e il sospetto che si tratti di bande organizzate che sanno il fatto loro è praticamente una certezza.

Resta da capire come facciano i ladri ad agire indisturbati, e se eventualmente possano contare sul ruolo di un basista. Intanto la direzione dello Zuccherificio ha annunciato di voler potenziare il sistema di vigilanza.

Ladri acrobati allo Zuccherificioultima modifica: 2009-03-21T11:00:00+01:00da sagittario290