LAZIO
16 ottobre 2008
Alemanno: contro l’emergenza casa, abbattere il mostro della burocrazia
ROMA – “Oggi e’ un momento di gioia perche’ consegnamo delle case, ma e’ anche un momento di grande imbarazzo perche’ la convenzione che ha fatto partire la costruzione di queste case era del 1988, venti anni fa. Poi blocchi, burocrazie, rinvii”. E’ quanto afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenuto oggi alla consegna di 60 dei 328 alloggi popolari dell’Ater realizzati a Ponte di Nona con più di 35 milioni finanziati dal ministero delle Infrastrutture.
Insieme a lui anche l’assessore capitolino all’Urbanistica Corsini e il presidente dell’Acer Giancarlo Cremonesi. “Vent’anni per assegnare queste case- continua Alemanno- una situazione gravissima. Il vero nemico che abbiamo di fronte da sconfiggere e’ la burocrazia, la lentezza delle procedure, che veramente e’ qualcosa di vergognoso”. Per questo, spiega ancora il primo cittadino, “lanciando il nuovo Piano dell’housing sociale lo abbiamo aperto a tante strade diverse per evitare questi paurosi tempi morti e infiniti, una vergogna”.
“Le case sono state costruite in 5 anni- ricorda Alemanno- tutto il resto e’ stata burocrazia pura. Questo e’ il mostro che vogliamo sconfiggere per risolvere il problema della casa e dei servizi”. Per il sindaco, inoltre, “la contemporaneita’ tra intervento edilizio e urbanizzazione e’ la prima regola dell’urbanistica e noi dobbiamo rispettarla”.
Alemanno ha poi consegnato le chiavi di una casa a un neo-inquilino, Michele Motolesi, visibilmente soddisfatto. Guardia giurata, una moglie e due figli, in attesa di un alloggio dal 2000, da quando vive con la suocera, il nuovo assegnatario ha ammirato i locali della sua nuova casa su tre livelli insieme ad Alemanno al quale ha chiesto una dedica su un foglio bianco per appenderla al muro. “Con amicizia e speranza che questa casa- ha scritto il sindaco- sia un luogo di fortuna e benessere. Gianni Alemanno”.