Il piano “sicurezza” del sindaco

(08 luglio 2008)

Il piano “sicurezza” del sindaco

Soldati nelle stazioni e nei Cpt. Censimento, la protesta dei rom. Alemanno presenta il piano: cinque emergenze, dal commercio abusivo alla prostituzione, vandalismo e caporalato. Rutelli: “Soltanto parole”

di Paolo G.Brera

122ea9c1005f186cbbc199c77733f3de.jpgLa Roma sicura promessa dal sindaco Gianni Alemanno avrà trecento soldati a presidiare Cpt e stazioni di periferia, e una “Sala sistema Roma” che metterà in rete le centrali operative della città. Per realizzarla il sindaco investirà dieci milioni di euro sfilati dai 500 ottenuti dal governo per il maxi-debito. Con un lungo e dettagliato intervento Alemanno ha illustrato ieri pomeriggio il suo progetto per la sicurezza al consiglio comunale, convocato in seduta straordinaria su richiesta dell´opposizione. Gelido, alla fine, il commento del capogruppo del Pd, Umberto Marroni: «La montagna promessa in campagna elettorale ha partorito un topolino».

Alemanno ha ribadito le sue cinque emergenze da combattere: il commercio abusivo (raccogliendo il plauso del presidente di Confcommercio, Cesare Pambianchi, secondo cui «bisogna agire in fretta e occorrono squadre attrezzate, perché sono in branco e terrorizzano vigili e vigilesse»); il racket dei mendicanti, per il quale sarà varata una delibera urgente che moltiplichi «i centri di accoglienza in cui portare i minori dei quali si è accertato lo sfruttamento, e che verranno quindi sottratti alla patria potestà»; il caporalato, sul quale «ci deve essere un impegno delle associazioni come ha deciso di fare l´Acer espellendo chi vi ricorre»; la prostituzione di strada, che dovrà essere combattuta «con l´istituzione del reato e con provvedimenti diretti, non con le multe per intralcio al traffico»; il vandalismo, con il contrasto alle «attività di danneggiamento come per i cavi di rame rubati».

Le «proposte concrete» del sindaco, ora: «Dobbiamo mettere in rete le diverse forme di controllo del territorio in una “Sala sistema Roma” che le unisca, come le sale di controllo Atac e Ama». Poi «dobbiamo aumentare il personale in divisa», dice ribadendo la necessità di armare i vigili urbani ma annunciando di essere «contrario ai pattuglioni» con i soldati, che andranno invece usati «per il controllo dei posti fissi come i Cpt e le stazioni di periferia». E promette accordi «con la vigilanza privata, disponibile a sottoscrivere un protocollo gratuito per entrare in rete aumentando il pattugliamento», ma anche l´uso della «Protezione civile garantendo la preparazione degli operatori per attività contro il degrado». Ancora, sarà usato «il personale in divisa come gli autisti di Atac, che possono essere messi in campo per far sentire i cittadini meno soli».

Saranno potenziati i Cpt, perché ci vuole «tolleranza zero con chi viole le regole»; ma «potenzieremo i servizi sociali su cui non verranno fatti tagli», perché occorre anche «massima accoglienza». Da ultimo, saranno «ridistribuite le caserme, con una presenza più diffusa nei quartieri». Completamente bocciato, infine, il vecchio Patto per Roma siglato da Veltroni, coi «quattro villaggi della solidarietà irrealizzabili e da accantonare».

Parole scritte sull´acqua che scorre, per il Pd: «Ho contato 64 venditori abusivi a Navona e 24 a Trevi – dice Francesco Rutelli – e non ho visto vigili». Insomma, Alemanno fa «proposte assai poco concrete» mentre servirebbe semmai «un forte impegno per l´ospedale San Gallicano. In Consiglio si viene con provvedimenti, non idee vaghe. L´unica misura effettiva è la Sala sicurezza Roma che proponemmo proprio noi». Macché: «Le nostre sono proposte serissime – ribatte il capogruppo del Pdl, Dario Rossin – e molto concrete: non si parla più di sicurezza a comparti stagni, e si va in sinergia col governo».

Il Pd ha presentato un contro-piano che propone «video sorveglianza nelle stazioni e nei luoghi sensibili con i fondi di Roma capitale, l´installazione di mini telecamere sui mezzi pubblici per linee particolari, una centrale per la sicurezza sociale e la vigilanza, il forte coinvolgimento dei municipi nel controllo del territorio». E se lo stesso Alemanno ammette nell´incipit che «dopo l´omicidio Reggiani i reati commessi sono calati mese dopo mese da 18.972 a 14.271 di maggio, dato più basso degli ultimi due anni», Marroni taglia corto: «Come abbiamo sempre detto noi, questa città è sostanzialmente sicura».

Il piano “sicurezza” del sindacoultima modifica: 2008-07-09T10:45:00+02:00da sagittario290