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Edizione NAZIONALE 

23/06/2008

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NAPOLI Da oltre un anno sono in corso nella Galleria Umberto I di Napoli lavori di sostituzione totale della copertura in vetri. E fin qui, tutto bene (pur se con notevole ritardo, l’acqua da anni invadeva la Galleria a ogni pioggia): meglio tardi, che mai. Quel che non va bene è che si montano impalcature enormi e altissime, con lavori che, navata per navata, dureranno anni, senza interessarsi della sicurezza degli utenti della Galleria. E per utenti intendo non solo gli esercizi commerciali, la cui attività ne risente molto, ma anche e principalmente i numerosi uffici professionali, banche e abitazioni, che affacciano in Galleria: chi bada alla sicurezza notturna di costoro? Nessuno. I lavori svolti nella navata che dà su via Verdi hanno provocato 5-6 rapine in appartamenti e in uffici. Ed è facile comprendere perchè: le luci antirapina, poste al massimo all’altezza di un primo piano, non servono da deterrente in una Galleria che, di notte, è deserta. Le impalcature, che sfiorano balconi e finestre, al contrario, sono un chiaro invito ai malintenzionati ad arrampicarsi, sfondare i vetri, entrare e rubare. Per quanto riguarda me (il mio studio di avvocato, pur avendo accesso da via Toledo, affaccia solo in Galleria) e i miei coinquilini e condomini (Antonveneta, Zara Italia, commercialisti, studio di oculistica, sindacato della scuola, redazione del periodico «Lo Strillo», abitazioni) una siffatta pericolosa situazione non è sopportabile neanche per un giorno. Pertanto invito e diffido istituire sin da ora un quotidiano servizio di guardiania notturna (almeno dalle 20 alle 8) a mezzo del corpo di Polizia municipale o di GUARDIE GIURATE affidabili, il cui costo deve essere a carico dell’ente pubblico committente i lavori e non dei cittadini interessati, come qualcuno, forse per aver bevuto troppo, ha ventilato. L’impresa appaltatrice dei lavori dovrà avere una specifica assicurazione che risarcisca le vittime di furti e rapine. Attendo immediate assicurazioni. In difetto, valuterò l’opportunità, da solo o insieme ai condomini, di chiedere in via giudiziaria un provvedimento cautelare di sospensione subitanea dei lavori per danno temuto. Il veleno del Nord è molto meno veleno Luca Sorrentino.

lettereultima modifica: 2008-06-24T12:43:55+02:00da sagittario290