Arrestati i custodi delle pistole del boss

Edizione Padova

Domenica 25 Maggio 2008

SACCOLONGO Armi da fuoco e ’Ndrangheta

Arrestati i custodi delle pistole del boss

Saccolongo

Custodivano pistole per conto del boss calabrese della ‘Ndrangheta, Antonino Lombardo, attualmente condannato all’ergastolo e recluso al Due Palazzi. Sono scattate le manette, con l’accusa di detenzione illegale di armi da fuoco, per Davide Iaria di 21 anni e Natale Lombardo di 22 anni (nipote di Antonino), entrambi domiciliati a Saccolongo in via dei Colli. Gli agenti della squadra mobile hanno sequestrato nell’abitazione dei due, una Beretta calibro 9 e una Walther PP calibro 7,65. All’appello manca una Beretta calibro 7,65. Nessuna delle tre pistole ha sparato, ma in casa i poliziotti hanno rinvenuto numerose scatole di proiettili. La storia di queste tre armi ha inizio lo scorso febbraio a Cesena. Una guardia giurata senza impiego ha chiesto a un’amica di Padova, di fargli avere dei colloqui di lavoro nella città del Santo. Tutti tentativi andati a vuoto e così il vigilante ha pensato di racimolare del denaro, mettendosi in contattato e poi vendendo ad Antonino Lombardo, all’epoca in semi-libertà, la sua pistola d’ordinanza, la Walther, per 400 euro. Non contento del gruzzolo racimolato, ha procurato al boss della ‘Ndrangheta le due Beretta che ha acquistato in una armeria di Padova e che ha rivenduto a 600 euro al pezzo.

La guardia giurata era già stata adocchiata dalla squadra mobile di Forlì, che appena saputo del suo spostamento in Veneto ha avvisato immediatamente i poliziotti della città del Santo. Antonino Lombardo prima di rientrare in carcere per scontare la condanna all’ergastolo, ha deciso di dare in consegna le sue tre preziose pistole al nipote Natale e al suo amico Iaria. I due pensavano di non essere nel mirino degli agenti della questura, invece ieri la squadra mobile è entrata in azione. Esattamente la Walther è stata trovata all’interno di un armadio nella camera da letto, mentre la Beretta calibro 9 sotto il battiscopa della cucina. Nelle prossime ore gli uomini della questura proseguiranno le indagini, per cercare di recuperare anche la Beretta calibro 7,65. Nell’abitazione dei due guardiani di pistole, la polizia ha rinvenuto 5 mila euro e una serie di assegni. Il caso è stato affidato al pubblico ministero Orietta Canova.

Marco Aldighieri

Arrestati i custodi delle pistole del bossultima modifica: 2008-05-26T11:00:00+02:00da sagittario290