Ospedale, polemica sulle telecamere

Edizione CIRC_NORD

13/01/2008

Ospedale, polemica sulle telecamere

492a7f21c5711ddd99903a246d968c02.jpgROSALBA AVITABILE Frattamaggiore. Via al collaudo delle telecamere installate in tutto il presidio ospedaliero San Giovanni di Dio. Ma per i sindacati è solo uno spreco di soldi. Dopo le aggressioni a medici, infermieri e ausiliari del pronto soccorso e dopo la richiesta da parte del personale sanitario ai manager dell’azienda sanitaria di attivarsi sul problema sicurezza, l’Asl Na3 ha intensificato la vigilanza privata e potenziato il sistema di videosorveglianza. «Il doppio sistema di telecamere per controllare l’ospedale è stato installato una settimana fa – spiega il direttore generale dell’Asl Na3, Armando Poggi – l’impianto consentirà alle immagini di confluire contemporaneamente in tempo reale su due canali: il primo è collegato a una centrale operativa privata e funzionerà 24 ore su 24; l’altra è collegata direttamente con la questura di Napoli». Secondo il progetto, il sistema di videosorveglianza sarà in grado di riprendere attimo per attimo tutto quello che succede sia all’interno dell’ospedale, compreso il pronto soccorso, che all’esterno. Il progetto è stato varato dall’ingegnere dell’Asl Na3, Nello Moccia, e costa all’azienda 50mila euro l’anno. «Il servizio di videosorveglianza già esisteva – continua il manager dell’Asl Na3 – ma non era conforme alle norme, i pali erano troppo bassi per sostenere le telecamere e mancava il collegamento con le forze dell’ordine. Ora l’impianto è stato completamente rifatto e messo a norma. Inoltre – conclude Armando Poggi – già da qualche settimana la sorveglianza al pronto soccorso è stata intensificata con altre quattro GUARDIE GIURATE, che a turno si alternano nel servizio». Ma i sindacati insorgono: «L’acquisto del nuovo sistema di videosorveglianza è sprecato, perché l’impianto già esisteva, bisognava solo collaudarlo e collegarlo con le forze dell’ordine. I soldi per l’acquisto delle telecamere potevano essere utilizzati per comprare attrezzature necessarie per il pronto soccorso. Il San Giovanni di Dio purtroppo è ormai un ospedale di frontiera – continuano i rappresentanti di categoria dell’ospedale – dove si effettuano novemila prestazioni l’anno. Qui arrivano feriti da arma da fuoco, operai con traumi dovuti all’inosservanza delle norme sul lavoro, automobilisti in fin di vita per colpa di comportamenti scorretti in strada. Migliorare il servizio sanitario è importante, sia per i medici che per i pazienti. Gli utenti hanno pagato per anni un servizio non funzionale. Per non parlare della sicurezza, da tempo si potevano evitare tante aggressioni, risse e furti».

Ospedale, polemica sulle telecamereultima modifica: 2008-01-14T12:30:00+01:00da sagittario290