Edizione AVELLINO
28/01/2008
TORRETTE. È UN’INSOSPETTABILE IMPIEGATA DELLE POSTE
Furto di tre cappotti: arrestata
GIAN PIETRO FIORE Dipendente delle Poste a tempo pieno, ladra nel tempo libero, di sabato. È in sintesi la storia di una donna di cinquant’anni, originaria di Avellino, ma residente a Mercogliano. L’impiegata, elegante e di bella presenza, dopo un lungo inseguimento per le strade cittadine è stata arrestata per furto dai carabinieri della Compagnia di Avellino. L’altra sera la donna, dopo un banale litigio in casa ed evidentemente in uno stato d’ansia e alla ricerca di distrazione, s’è portata presso il centro commerciale di Torrette, affollatissimo in quelle ore. E così è entrata in un negozio di abbigliamento e, dopo aver misurato decine di capi, ha proceduto all’«acquisto» a modo tutto suo. «Armata» di taglierino e forbicine, la cinquantenne ha eliminato in poco tempo i dispositivi antitaccheggio. Un cappotto l’ha indossato, due li ha infilati in una busta insieme ad altre maglie. La scena non è sfuggita alle commesse. Anche perché, sia pure senza i dispositivi antitaccheggio, l’allarme comunque è suonato per la permanenza dei campi magnetici. Le commesse l’hanno invitata subito a fermarsi per controllare il contenuto delle due buste, che teneva in mano. Niente da fare. La donna incurante dell’invito ha guadagnato l’uscita principale del centro commerciale e si infilata in auto. Nel frattempo il personale del negozio aveva avvertito il servizio di vigilanza privato. Le GUARDIE GIURATE hanno visto che la donna stava appena lasciando, a bordo della sua auto, il parcheggio. C’è stato subito un inseguimento. I vigilantes, mentre tentavano di non perdere le tracce della cinquantenne, hanno avvertito i carabinieri. L’impiegata sembrava averla fatta franca, ma, alla fine, in una strada del quartiere San Tommaso, ha trovato due auto dei carabinieri che le ostruivano il passaggio. Costretta a fermarsi, la donna subito è uscita dall’auto e ha chiesto scusa ai militari. La dipendente delle Poste è stata arrestata con l’accusa di furto e reclusa presso il carcere di Bellizzi Irpino.