A scuola arrivano i vigilantes anti-bullismo

12 settembre 2007 

I genitori: no a sceriffi in classe

A scuola arrivano i vigilantes anti-bullismo

Agenti disarmati incaricati di controllare gli studenti nelle elementari, medie e superiori del Comune. I prof: troppi furti

La divisa è di ordinanza: pantalone scuro, camicia azzurra con stemma sulla manica destra. Niente pistola, «per carità» sospirano le mamme, ma la sorpresa, lunedì, è stata grande: nelle scuole paritarie del Comune, elementari, medie, superiori e serali, sono arrivati i vigilantes. Due «school guard» per piano — almeno alla Manzoni di piazza XXV Aprile, tra l’altro proprio di fianco alla caserma dei vigili urbani — occhio attento ai movimenti dei ragazzi, passo sicuro. Sono gli uomini della Sicuritalia, l’agenzia che dal Comune è stata incaricata di tenere d’occhio le classi per evitare episodi di bullismo, furti, ospiti indesiderati. Più guardie giurate che custodi. Più vigilantes che bidelli. Quanto basta per scatenare le reazioni delle famiglie: «Non vogliamo gli sceriffi in classe».

La polemica viaggia fuori dalle scuole — l’elementare di via San Giusto, la media Manzoni e quella del Teatro alla Scala, le serali e il linguistico Manzoni —, i commenti vanno dal «a mio figlio chi la porta la carta igienica se è finita? La guardia?» al «ma forse così stiamo più tranquilli». Perplessità. Anche tra gli insegnanti: «In effetti non ci aspettavamo una truppa di vigilantes, qui ci servono bidelli preparati». Ancora: «Trattano i bambini con troppa durezza». L’altra faccia del problema: «L’anno scorso — racconta un prof — abbiamo subito decine di furti. Sono spariti computer, attrezzature, lavagne. E alcune aule sono state danneggiate ». Soprattutto nelle scuole serali, aperte fino alle 23. «Forse — continua la docente — queste nuove presenze serviranno a dissuadere vandali e ladri».

Una «misura necessaria», dicono alcuni insegnanti. «Autoritaria e diseducativa», sostengono i genitori. Sarà comunque provvisoria. Lo spiegano i dirigenti dell’assessorato all’Educazione: «Si tratta solo di poche settimane. Poi arriveranno i nuovi custodi. E saranno dipendenti del Comune, abituati a trattare con bambini e ragazzi». Vigilantes a scuola, ma solo per pochi giorni. La questione si spiega così: scaduto a giugno l’appalto con la vecchia società di pulizia e custodia delle scuole, quest’anno a Palazzo Marino si è deciso di «riunire le due mansioni (controllo e manutenzione) utilizzando persone che conoscano gli studenti e il mondo della scuola».

Per coprire questo ruolo, sono stati scelti così gli scodellatori delle materne, da «riciclare» nelle paritarie comunali. Dovevano arrivare lunedì, primo giorno di lezioni. Ma per un ritardo negli accordi, «si è reso necessario ricorrere a un servizio esterno». Ovvero, la cooperativa che sorveglia tutti gli edifici comunali. E dunque, anche le scuole. La spiegazione non convince Filippo Maraffi, consigliere di zona 1, che ieri sera ha presentato un’interrogazione «per sapere chi ha deciso questa novità e per quale motivo». L’accusa: «I vigilantes non sono non sono figure di riferimento per i bambini».

Annachiara Sacchi

A scuola arrivano i vigilantes anti-bullismoultima modifica: 2007-09-13T11:42:42+02:00da sagittario290