VENEZIA-MESTRE
Mercoledì, 4 Luglio 2007
Una vicenda che ha dell’incredibile quella accaduta nelle scorse settimane in un istituto di credito di Spinea
Svuota il conto del fratello gemello
Approfittando della somiglianza si è fatto cambiare per due volte assegni per 7mila euro
Spinea
Si spaccia per il fratello gemello e riscuote due assegni in due giorni per un totale di settemila euro. Una vicenda che ha dell’incredibile, quella accaduta nelle scorse settimane in un istituto di credito di Spinea. La letteratura e il cinema offrono un’ampia gamma di esempi di scambio di identità tra gemelli omozigoti, situazioni spesso impossibili ed improponibili se applicati alla cruda realtà di tutti i giorni. Questo singolare caso, capitato ad un quarantonevenne (anzi, ad una coppia di quarantanovenni) di Chirignago, però, è un’autentica perla. Tutto è cominciato verso fine maggio quando il signor D.D.L., titolare di un conto corrente presso la filiale spinetense di una nota banca, riceve un estratto conto che attesta un buco di settemila euro. L’uomo, ovviamente incredulo, si precipita in banca per chiedere dove fossero finiti quei soldi. “E’ molto semplice signore, è venuto lei stesso a ritirare due assegni: il primo da 5600 euro, poi, il giorno dopo, è tornato con uno da 1400. Non si ricorda?”. Non mi ricordo no, deve aver risposto lo sventurato, visto che in quel conto c’erano soltanto trecento euro: il prelievo, infatti, l’aveva fatto finire in rosso di quasi l’intero importo. L’uomo pensa immediatamente ad un giochetto tiratogli dal fratello gemello, G.D.L., dal momento che i due, diversamente da ciò che verrebbe da pensare, sono tutt’altro che uniti ed affiatati. G.D.L., quindi, non si è fatto troppi scrupoli a entrare in banca e a spacciarsi per il gemello. Fortunato, oltre che audace: D.D.L., infatti, porta un pacemaker che costringe i cassieri a bloccare il sistema di allarme e ad aprire le porte manualmente per farlo entrare all’interno dell’istituto di credito. In quei giorni, per dei lavori di restauro, la banca aveva disattivato le porte elettroniche, sostituendole provvisoriamente con due guardie giurate piazzate all’ingresso. Così, anche l’unico dettaglio che avrebbe potuto permettere il riconoscimento immediato del signor D.D.L., era stato messo fuori gioco e G.D.L. ha potuto introdursi senza difficoltà nell’edificio e spacciarsi tranquillamente per il fratello. Difficile pensare che si sia trattato di una mossa calcolata: se così fosse ci troveremmo di fronte ad un genio del crimine, cosa che le forze dell’ordine tendono ad escludere. Il cassiere, trattandosi di un correntista di vecchia data, non ha battuto ciglio nel consegnare il denaro, senza preoccuparsi di chiedere un documento di identità. La banca, però, nonostante la comprensibile ma innegabile negligenza del suo dipendente, aggravata dal fatto che l’assegno era scoperto (dato il credito del conto era ridotto a pochi spiccioli), non sembra intenzionata ad assumersi la responsabilità dell’accaduto. G.D.L., nel frattempo, è stato denunciato a piede libero dai carabinieri di Spinea per i reati di falso e sostituzione di persona.
Davide Tamiello