Nuove Br a Padova, i piani dei terroristi “Pronti a sparare anche sulla polizia”

CRONACA

(7 luglio 2007)

Nelle pagine dell’ordinanza di custodia, nuovi dettagli sui progetti del gruppo brigatista
E molte armi devono ancora essere trovate. Il gip: avevano il colpo in canna

Nuove Br a Padova, i piani dei terroristi
“Pronti a sparare anche sulla polizia”

Le pistole ereditate dalla Walter Alasia
di PIERO COLAPRICO

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Il questore di Padova Marangoni e il capo della Digos Pifferi
mostrano le armi sequetrate

MILANO – Le armi possono essere non solo uno strumento di morte, ma anche un simbolo. Lo dimostrano le nuove Br-pcpm, che conservano nei loro arsenali i “ferri” usati dai fratelli maggiori. Con l’arresto, ieri nel padovano, del cinquantaduenne Andrea Tonello detto Zebb, il “trasportatore” delle armi, e di Giampietro Simonetto, 19 anni, l'”armiere”, si capisce quanto profonde siano le radici del gruppo brigatista scompaginato lo scorso febbraio dall’inchiesta del sostituto procuratore Ilda Boccassini. E si scopre anche che esiste davvero il primo collaboratore di giustizia delle nuove br. Si chiama, come già trapelato, Valentino Rossin.

Mancano armi. Un dato preoccupa gli investigatori: mancano ancora armi. Viene rivelata una nuova intercettazione, si parla di “200 che avevamo fatto fare”, e cioè delle munizioni ricaricate come sa fare il più giovane degli arrestati, Simonetto. Il gip Guido Salvini sottolinea come “il gruppo probabilmente dispone di armi perfettamente funzionanti”. Insomma, i neo-br “tenevano il colpo in canna ed erano disposti ad affrontare un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine”.

In principio fu Diana.
Cinque mesi fa, durante il megablitz al Nord, vennero sequestrate numerose armi anche da guerra. I controlli sono stati sorprendenti. I detective sapevano già che Calogero Diana, della colonna Walter Alasia, aveva acquistato un po’ di armi sotto falso nome nel 1978 e che l’anno dopo venne arrestato, nel covo milanese delle Br di corso XXII Marzo 42. Lui era latitante e il terrorismo stava agonizzando. Non poche delle armi di Diana vennero recuperate: una Beretta era nelle mani di Vittorio Alfieri (capo milanese), un’altra girava nella colonna toscana, una pistola ce l’aveva un brigatista napoletano (Mauro Acampora). Ma riecco oggi, trasportate dal fiume carsico della guerriglia, altre due armi emergere in Veneto, nelle mani di giovani e giovanissimi eredi delle Br: anche la pistola la Sig Sauer calibro 7,65 e la carabina Winchester erano “made in Diana”.


Lo stupore del compagno. Lo scorso giugno, Diana viene interrogato da Ilda Boccassini e conferma tutto: “Ero responsabile del Fronte Logistico per cui tutte le armi acquistate necessariamente dovevano essere trasportate lontano, era inutile tenercele lì. Sono state suddivise tra le varie colonne, allora erano ancora in piedi tutte le colonne… le armi venivano prese dal Fronte Logistico Nazionale e distribuite… Mi pare che il responsabile fosse Moretti all’epoca, però… non le ho consegnate a lui, me lo ricorderei… c’era ancora Azzolini allora… Mentre lei mi diceva di queste due armi, mi sono detto “possibile?” Perché è una cosa strana, per me eh”.

Nuove colonne, arsenale antico. Gli accertamenti della Digos sull’altro materiale sequestrato sembrano una versione nostrana dei telefilm americani “Casi freddi”. Due scatole di munizioni risalgono a prima del 1978. I giubbotti antiproiettile sono californiani, della Safariland dress, e portano l’etichetta: “Manifacturing date 4 giugno 1982”. La ditta Franchi fa sapere che confezionava la bomboletta di olio spray dal 1970 fino al 1985, poi ha cambiato packaging. L’amministratore della ditta Salvini sostiene che il numeratore era vecchio di almeno vent’anni. Il revolver Taurus è stato rubato a luglio 1989 a una guardia giurata.

La lunga storia di Zebb. Antica è anche la presunta militanza di Tonello, sindacalista Cisl. Senza sapere di essere ascoltati, due brigatisti, già arrestati, si dicevano in un bar: “Si è comportato bene anche il tipo che ci ha ospitati”.
“Sembra una persona più che a posto, stra-a-posto”.
“Se gli viene fuori qualche dritta rispetto al lavoro che fa, qualche informazione ce la passa”.
Ma i due erano stati seguiti: la Digos non solo sa chi è il padrone di casa, ma chiede informazioni anche al “pentito” Valentino Rossin.

L’incontro al Gramigna.
Pm: “Chi è questo Zebb?”.
Rossin: “Zebb è un compagno che ha una certa età, ovvero più o meno dell’età di Latino, okay? Quindi non un ragazzo insomma. Zebb è… io l’ho conosciuto al Gramigna e lavora credo ancora adesso, comunque al tempo lavorava alla Gas di Padova Municipalizzata e ha fatto diversi acquisti di miele da me. Si chiama Tonello Andrea, però viene chiamato da tutti Zebb”.
Dagli archivi dell’ex “Ufficio politico” risulta che quando il brigatista Giuseppe Di Cecco e il boss della mafia del Brenta Felice Maniero evasero nell’87 dal carcere di Fossombrone, un fiancheggiatore delle Br si fece vivo arrivando su una Audi 80: Tonello ne usava una di un collega di lavoro.

La partita di armi. Rossin: “Ahimè, io ho omesso nei verbali precedenti che Tonello Andrea è stato colui che assieme a Bortolato ha portato per la prima volta, ed anche unica, le armi nell’imbosco della casa vicino a casa mia, e la prima partita di armi, quella dove c’erano le pistole, la parrucca”.
Pm: “Cioè quelle che sono arrivate nel 2001?”.
Rossin: “Esatto”.

Il ragazzo dei proiettili. La sorte di Simonetto è già segnata, ma Rossin spiega: “Bertolato (organizzatore delle nuove Br, ndr) mi aveva detto che era un ragazzo giovane che frequentava il Gramigna, più vicino a Rifondazione se non sbaglio… era una persona da tenersi buona perché nell’eventualità si fosse trovati bossoli, anche inesplosi, poteva dare un contributo per formare questi proietti… Mi sembrava che avesse detto che era cacciatore, però su questo non sono supercerto, va bene? Questo ragazzo era capace insomma di fare quei proiettili”. Ma i proiettili mancano all’appello.

Nuove Br a Padova, i piani dei terroristi “Pronti a sparare anche sulla polizia”ultima modifica: 2007-07-08T16:05:00+02:00da sagittario290